Corriere della Sera

In discesa

- Paolo Tomaselli

A febbraio è presentata la SF16-H: l’obiettivo è il Mondiale

Dopo la vittoria sfiorata in Australia, la Ferrari resta indietro rispetto alla Mercedes

A fine luglio è ufficiale il divorzio con il direttore tecnico James Allison: al suo posto Mattia Binotto

In estate la Red Bull diventa la seconda forza nel Mondiale costruttor­i (già vinto dalla Mercedes): ora è a +50 a quattro gare dalla fine del campionato — d’argento con la bergamasca Lisa Morzenti, nella prova a cronometro junior — è pronta a stupire ancora sotto il sole giaguaro di Doha, andando a caccia della ventesima medaglia del 2016 (pista compresa): con il podio un po’ a sorpresa di ieri siamo a quota 18.

Dopo il blackout di Richmond lo scorso anno, adesso nemmeno il caldo ferma le ragazzine terribili del c.t. Edoardo «Dino» Salvoldi. Mentre l’azzurro più atteso di tutta la tre giorni a cronometro, Filippo Ganna vicecampio­ne europeo e campione del mondo su pista, ha chiuso al 14° posto, le Trecce Tricolori hanno piazzato anche Vigilia e Pirrone all’ottavo e al decimo posto nella gara vinta dall’olandese Swinkels.

«È un successo di squadra, che mette in evidenza il grande lavoro fatto — dice Salvoldi —. Morzenti ha conquistat­o anche l’Europeo ma su un tracciato così piatto non era facile ripetersi e per questo siamo ancora più soddisfatt­i. La medaglia in questa categoria mancava da 14 anni e questo ne fa capire lo

Argento Lisa Morzenti, bergamasca, seconda ieri ai Mondiali di ciclismo di Doha nella prova a cronometro junior (Getty Images)

la spedizione azzurra si colori solo di rosa, sono molto alte.

«Quella delle Junior è una squadra molto competitiv­a — dice come sempre Salvoldi, collezioni­sta da oltre 150 medaglie in carriera —. Nella gara di sabato non siamo così forti da organizzar­e un treno per la volata, ma abbiamo la Bronzini, che è abile a tenere le posizioni e ad arrangiars­i nel finale». Giorgia su strada ha vinto due ori mondiali a Geelong e Copenaghen e un bronzo. Fosse nata nella provincia di Amsterdam o di Anversa sarebbe una stella nel proprio Paese. E non a caso sabato sfiderà proprio belghe e olandesi: la medaglia è alla sua portata, lo storico tris è più complicato. Anche perché gli anni passano: «Ma lei non ha perso lo spunto veloce ed è diventata più resistente — spiega Salvoldi, che è anche suo allenatore — . È una campioness­a e come tale ha qualcosa in più: è una creativa». Un lusso, quello della creatività, quasi proibito tra gli uomini.

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