Corriere della Sera

Dalla Germania all’Australia, atlante delle missioni per il voto estero

- Di Dino Martirano

Ecco la mappa di alcuni viaggi istituzion­ali, già svolti o in programma, che sono stati collegati anche alla campagna referendar­ia CANADA Vancouver USA Toronto New York Porto Alegre Senatore pd

Montevideo Buenos Aires Mar de la Plata

ARGENTINA BRASILE Brasilia San Paolo Ministro alle Riforme Deputati M5S Deputato pd ESTONIA RUSSIA Costituzio­nalista

Prima che venisse pubblicato il rapporto della Fondazione Migrantes — 101.297 italiani espatriati nel 2014 (7,6% in più sul 2013) — i cacciatori di voti per il Sì o per il No al referendum del 4 dicembre avevano già fatto i conti con i 4.636.647 connaziona­li iscritti all’Anagrafe degli italiani residenti all’estero (Aire).

Il dato storico evidenzia che quei pezzi d’Italia non hanno un buon rapporto con le elezioni: votano per corrispond­enza, alla fine alle Politiche l’affluenza si ferma al 30 per cento e ai referendum va sotto il 20. Eppure, visto che ora votano fuori casa anche i residenti temporanei all’estero e gli studenti Erasmus il fronte del Sì ha organizzat­o una campagna senza precedenti. Deputato pd Costituzio­nalista Senatore Gal IRLANDA GRAN BRETAGNA Deputata pd GERMANIA

Bruxelles Londra BELGIO Karlsruhe Stoccarda AUSTRALIA Costituzio­nalista Alpinista

Parigi FRANCIA

D’altronde, nel 2013 la «circoscriz­ione estero», con i suoi 287.295 voti, ha dato al Pd quel primato che non era riuscito a conquistar­e, seppure per soli 13 decimi di punto sotto i M5S, nelle circoscriz­ioni metropolit­ane. E poi nel 2016, i Sì al referendum sulle trivelle hanno raccolto 511.699 adesioni all’estero.

Duque, fatti i conti, dopo l’estate è partito il Grand Tour mondiale per perorare la causa del Sì. È volata in Sud America (in viaggio istituzion­ale) la ministra Maria Elena Boschi, accompagna­ta dal cosentino Ferdinando Aiello (Pd), con strascico di interrogaz­ioni che hanno costretto il governo a specificar­e che il viaggio è costato 12.625 euro al contribuen­te. In Usa, Canada e Inghilterr­a si SVIZZERA Sydney Melbourne

Monaco AUSTRIA Roma è mosso il senatore Roberto Cociancich che guida i comitati per il Sì. In Germania, Laura Garavini (Pd) sta facendo un lavoro certosino, Marco Fedi(Pd) si occupa dell’Australia. Il professore Stefano Ceccanti (SI) sarà a Parigi dove duellerà con il costituzio­nalista Enzo Cheli(No).

Anche il fronte del No, seppure in ritardo, si è mosso: con il senatore del Pd Claudio Micheloni (Svizzera), l’avvocato Felice Besostri (Stoccarda e Monaco), il senatore Mario Mauro (Londra e Bruxelles) e i grillini Di Maio, Toninelli e Di Battista che batteranno l’Europa, Russia compresa. Perché basta una manciata di «voti esteri» in più per vincere.

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