Denaro contante
Previste due aliquote per saldare il debito con il Fisco, il 15 e il 35% Stretta sulle false dichiarazioni
La voluntary disclosure 2, la nuova edizione della procedura per l’emersione dei capitali non denunciati al Fisco, riguarderà anche i contanti e gli altri valori chiusi nelle cassette di sicurezza, sia in Italia sia all’estero. In sé non è una novità perché questa possibilità era già prevista nella precedente versione, anche se è stata utilizzata pochissimo. Quello che cambia è il meccanismo. La novità principale è il prelievo forfettario: il contribuente che decide di mettersi in regola saprà in anticipo quando dovrà pagare perché ci saranno due aliquote che copriranno tutte le somme dovute: imposte, interessi e sanzioni. La prima, del 15%, sarà applicata ai prelievi, cioè le somme prese da un conto corrente e spostate in una cassetta di sicurezza. La seconda, del 35%, verrà invece applicata ai cosiddetti apporti, cioè i contanti portati direttamente nelle cassette di sicurezza. Nella vecchia voluntary era quasi impossibile conoscere in anticipo l’ammontare del prelievo perché in corso d’opera si potevano aggiungere pagamenti di Irpef, Iva e contributi che potevano portare il «prelievo finale» anche sopra l’80%. Il forfait, quindi, dovrebbe rende- re la procedura più chiara e anche «appetibile». Ma il meccanismo non è automatico. Se l’Agenzia delle Entrate non «crede» al contribuente che si vuole mettere in regola potrà rifiutare il forfait e far partire tutti gli accertamenti del caso. La voluntary, comunque, non cancella gli eventuali reati, a partire dal riciclaggio, collegati al denaro che si vuole fare emergere.
Per aderire alla voluntary, il contribuente dovrà presentare un’autodichiarazione in cui indicare la provenienza della somme che vuole far emergere. In caso di dichiarazioni false, non solo non si applica il forfait e scattano gli accertamenti, ma il contribuente compie un reato punito con la reclusione fino a sei anni. Il punto non è ancora chiaro ma quel documento dovrebbe sollevare da ogni responsabilità l’avvocato o il commercialista che cura la pratica. Sulla questione interviene il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Tommaso Nannicini: «È falso dire che la voluntary favorisce chi ha accumulato fondi neri con attività opache o addirittura criminali».