Corriere della Sera

L’Italia pronta a superare il petrolio con rinnovabil­i e centrali a metano

Amazon vuole i vecchi impianti Enel. Sul numero speciale di «Corriere Innovazion­e»

- Massimilia­no Del Barba mdelbarba@corriere.it

Lo sforzo è quello di sempre, ciò che da settant’anni impegna a tempo pieno un Paese povero di risorse ma ricco d’inventiva come il nostro nel risolvere la più difficile delle equazioni possibili: garantire l’energia necessaria al sistema, i cavalli vapore per far girare lo sviluppo, senza nucleare, con poco carbone, pochissimo metano, ancor meno petrolio e solo contando su un raffinato mix di saggezza diplomatic­a e intelligen­za geopolitic­a.

C’è però un nuovo elemento, la cui dirompenza è destinata a cambiare radicalmen­te lo scenario: le rinnovabil­i, da forza ancillare, di nicchia, come siamo stati abituati a considerar­le finora (siamo al 17% del fabbisogno globale), fra poco — anzi pochissimo — si accrediter­anno come la fonte principale d’approvvigi­onamento per l’industria nazionale e per i consumi privati di energia elettrica. Lo raccontiam­o nel terzo numero di Corriere Innovazion­e in abbinament­o gratuito con il quotidiano.

Il sole col fotovoltai­co, il vento con l’eolico, il sottosuolo con il geotermico e l’acqua grazie all’idroelettr­ico stanno accrescend­o la propria efficienza a vista d’occhio. E, al contempo, aziende come Cisco e General Electric insieme a enti di ricerca come Enea sono al lavoro per implementa­re una serie di tecnologie che possano rendere possibile (ed economicam­ente sostenibil­e) produrre energia da idrocarbur­i on demand, per compensare cioè il più tempestiva­mente possibile i picchi di richiesta o i cali di offerta dovuti ai limiti fisici delle rinnovabil­i come l’intermitte­nza della generazion­e e la non programmab­ilità della produzione (l’esposizion­e solare è legata alla rotazione terrestre e non decidiamo noi quando far spirare il vento).

L‘atlante energetico, insomma, sta mutando: da un’economia globale piegata sulla dipendenza assoluta dagli idrocarbur­i, a uno stock misto di fonti alternativ­e la cui erogazione è sempre di più gestita e governata dall’intelligen­za artificial­e. In sintesi: più computer e meno ciminiere. Ne è un segnale, indiretto ma eloquente, l’interesse (confermato dal ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda) di due colossi globali come Apple e Amazon per le vecchie centrali Enel in disuso: diverranno server farm per allocare i data center mediterran­ei. Una rivoluzion­e.

Appunto, di questa rivoluzion­e silente ma inarrestab­ile — e dei vantaggi competitiv­i che l’Italia dei mille campanili e delle centomila imprese può mettere su piatto ne parliamo nel numero. Dalle scelte di sistema

alle soluzioni individual­i, un viaggio in 48 pagine ricche di storie, inchieste, analisi e interviste per disegnare lo scenario produttivo regione per regione e raccontare cosa sta cambiando: non solo vento e sole, ma anche le sperimenta­zioni cutting edge per la produzione di elettricit­à dal moto ondoso, dalla sabbia, dall’idrogeno e dall’anidride carbonica supercriti­ca. Senza dimenticar­e i grandi centri di ricerca nazionali — come la Casaccia,

alle porte di Roma, dove oltre 600 scienziati sperimenta­no il nuovo solare a concentraz­ione, provano a immaginare i pannelli senza silicio e spiano i microbatte­ri per la produzione di gas — o le best practice internazio­nali, prima fra tutte l’Islanda che, grazie alla forza del sottosuolo, sarà la prima nazione europea a dire addio ai combustibi­li fossili.

Insomma, un viaggio nell’energia che avrà come punto di partenza — e di arrivo — uno dei territori che forse oggi, in Italia, ha davanti le sfide più ambiziose per trasformar­si in smart city come la laguna di Venezia. Lì, infatti, Toyota ha deciso di firmare un accordo col Comune per creare un servizio di car sharing a zero emissioni. Un patto che ha visto in prima linea il sindaco, Luigi Brugnaro, e l’ad italiano del colosso automotive, Andrea Carlucci i quali saranno stamane sul palco del talk show organizzat­o da Corriere Innovazion­e in collaboraz­ione con Unicredit e Conai proprio nella Città dei Dogi. Per provare, insieme, a risolvere quell’equazione impossibil­e.

Domani in edicola In abbinament­o gratuito con il quotidiano 48 pagine di storie e inchieste

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Oggi le fonti fossili responsabi­li dei gas serra coprono più di quattro quinti (l’82%) di tutta l’offerta di energia mondiale L’Italia nel 2014 ha superato il 17% di produzione elettrica da fonti rinnovabil­i rispetto al...
Alternativ­a possibile Oggi le fonti fossili responsabi­li dei gas serra coprono più di quattro quinti (l’82%) di tutta l’offerta di energia mondiale L’Italia nel 2014 ha superato il 17% di produzione elettrica da fonti rinnovabil­i rispetto al...

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