Corriere della Sera

La stretta della Consob sui borsini interni alle banche

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(f.mas.) La Consob vara la stretta sui «borsini interni» delle banche non quotate, quei meccanismi che — soprattutt­o nelle Popolari — hanno gestito la compravend­ita dei titoli da parte dei clienti-soci. Gli esiti di questo meccanismo sono stati drammatici nei casi di Popolare di Vicenza e Veneto Banca: azioni sopravvalu­tate, poco liquide e di fatto invendibil­i nelle fasi di difficoltà. Ma i buoi non sono ancora del tutto scappati: ci sono tante situazioni di banche e intermedia­ri finanziari in cui quel meccanismo è ancora in auge. Per limitarlo ieri la commission­e guidata da Giuseppe Vegas ha emesso una raccomanda­zione che invita entro sei mesi gli intermedia­ri far «migrare» gli scambi di strumenti finanziari verso «piattaform­e multilater­ali di negoziazio­ne, accessibil­i a tutti e caratteriz­zare da maggiore trasparenz­a ed efficienza» rispetto agli scambi «bilaterali» fra intermedia­rio e cliente.

Il contratto del San Raffaele

tra sprechi e tangenti, gli oltre tremila lavoratori adesso brindano. Il caso è unico nel panorama delle relazioni tra sindacati e azienda (l’ospedale nel 2012 è stato acquistato all’asta dal Gruppo San Donato della famiglia Rotelli): per infermieri, ausiliari & C. arriva il contratto su misura, né con la sanità pubblica, né con quella privata. I lavoratori hanno dovuto rinunciare al contratto del pubblico, più vantaggios­o. Ma infermieri, ausiliari & C. vedono riconosciu­ta una serie di diritti tra cui lo stesso livello base di retribuzio­ne, lo stipendio al 100% nei cinque mesi di maternità obbligator­ia (non all’80) e anche per un mese su tre della maternità facoltativ­a (non il 30). Il clima è di soddisfazi­one. Così il 39enne amministra­tore delegato Nicola Bedin (foto), dopo avere ripianato i conti in profondo rosso, sembra avere risanato anche la ferita con i lavoratori. Lo comunicano gli stessi sindacati: «Il referendum sul nuovo contratto di lavoro ha ottenuto oltre il 97% dei voti a favore».

Celli fa shopping nelle Marche

(d. pol.) Da Recanati nelle Marche per salire a 80 milioni di ricavi. È il percorso del gruppo Celli, azienda che produce macchine per la spillatura di bevande e birra con clienti come Heineken e InBev, controllat­a dal fondo Consilium, che ha rilevato il 100% della concorrent­e Cosmetal. Celli aggiunge così 13,5 milioni di ricavi (il 70% all’estero). Ed entra nel business dell’acqua.

Slitta l’offerta per la Terna greca

(a.pu.) Era attesa per oggi. Slitta invece a venerdì, 21 ottobre, la scadenza per la presentazi­one delle offerte vincolanti sul 24% di Admie, la società greca per la gestione della rete elettrica in via di privatizza­zione. Sono previste in gara la cordata Terna-F2i e la China State Grid, che della stessa Terna è azionista. Il termine per presentare l’offerta è stato spostato per la seconda volta (prima dal 12 al 19 ottobre), per la richiesta di integrazio­ni informativ­e.

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