Corriere della Sera

Fino a domenica 23 «Babele a Nord-Est» Il Veneto che scrive e legge, un festival a Padova

- Di Ida Bozzi

Letteratur­a e scrittura del Veneto, molti anniversar­i e un approfondi­mento sull’islam che offre una lectio difficilio­r, cioè una lettura più complessa del tema: fino a domenica 23 ottobre a Padova si svolge un nuovo festival, Babele a Nord-Est, a cura di Vittorio Sgarbi con l’ausilio di Alba Donati e Lea Codognato, con un programma molto fitto di incontri che ruotano intorno a questi filoni fondamenta­li.

Su autori poco frequentat­i ma importanti per la letteratur­a italiana e talvolta dimenticat­i, vertono gli incontri degli «Anniversar­i» e quelli sui «Grandi veneti»: oggi si celebra Luigi Meneghello con Roberto Carnero e Bianca Garavelli (alle 18), Giuseppe Berto con Emanuele Trevi (alle 21) e Goffredo Parise con il reading di Roberto Citran (alle 21.30), domani è la volta di Giovanni Comisso con un dibattito con Nico Naldini e la proiezione del documentar­io Gente di Chioggia che da Comisso fu scritto (ore 15). Venerdì si ricordano figure come quella di Guido Gozzano e quella di Gian Antonio Cibotto, poeta del Delta del Po e creatore del Campiello, di cui parlano lo stesso Sgarbi con Giancarlo Marinelli, mentre domenica si ricorda Cesarina Vighy con un dibattito tra Alice Di Stefano, Emanuele Zinato e Sergio Frigo e con le letture di Galatea Ranzi.

In parallelo alle scritture del passato, ogni giorno si svolgono incontri sulle scritture del Nord-Est del presente, con Ferdinando Camon, Andrea Molesini e Giorgio Pressburge­r, Mauro Covacich e Fulvio Ervas, Romano Bugaro e Vitaliano Trevisan e molti altri.

Anche le vicinanze e lontananze con l’islam si sviluppano in diversi appuntamen­ti, uno al giorno: ad esempio, oggi la lettura di un inedito di Luca Doninelli, Maryam, sul legame delle donne musulmane con la figura di Maria, accompagna­ta dalla musica di Bach eseguita dal pianista Ramin Bahrami (alle 19), giovedì si parla di «Guerra» con Shady Hamadi, monsignor Franco Giulio Brambilla, Fausto Bertinotti e Moni Ovadia (alle 19), per arrivare all’incontro di sabato con Tahar Ben Jelloun, che riceve il premio del Libraio Città di Padova e dialoga su «L’islam e il razzismo spiegato a tutti» con monsignor Francesco Giovanni Brugnaro, Giuseppe Pisanu e Gian Antonio Stella (alle 19). Serate anche con Giovanni Lindo Ferretti, che venerdì racconta il suo percorso «Da Punk Islam a Cuor contento» (alle 18), e con Gene Gnocchi, che sabato sera legge testi da Flaiano, Longanesi e Marchesi (ore 21.30), per chiudere domenica con Younis Tawfik, Franco Cardini, Massimo Fini, Giustino Farnedi e Fausto Taiten Guareschi (alle 19) e con il recital di Giuliano Scabia con le Suite di Bach eseguite al violoncell­o da Luca Paccagnell­a (21.30).

Tre le mostre curate da Vittorio Sgarbi, su «Babele e labirinti», su «La condizione della donna in Iran e altrove. Opere dei maestri persiani Vishka e Amir» e sul «Veneto barbaro di muschi e nebbie» dedicata a Goffredo Parise e alla sua terra.

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