Corriere della Sera

Atalanta vera Dea Con la sesta di fila è pronta per la Juve

Bologna k.o., sabato il big match coi bianconeri

- Monica Colombo

Dalla terrazza al terzo piano della classifica con affaccio sulla Champions League, l’Atalanta di Gasperini (ex tecnico delle giovanili bianconere, do you remember?) si mette nelle migliori condizioni psicologic­he possibili per fare visita sabato sera alla Juventus. «Mah, non saprei se, consideran­do la sconfitta di Genova, questo sia veramente il momento più favorevole per affrontarl­a — sospira il tecnico della squadra rivelazion­e del campionato —. Di certo sono orgoglioso di quanto l’Atalanta sta realizzand­o in questo periodo: chissà se sabato sarà la volta buona. Cercheremo di non snaturarci ma vediamo che cosa loro ci consentira­nno di fare».

Dunque riassumend­o: l’Atalanta batte il Bologna e ottiene il sesto successo consecutiv­o in campionato, impresa che gli consente di eguagliare il record che in 109 anni di storia del club aveva stabilito nel 2014; centra il nono risultato utile consecutiv­o, capace di fruttare alla «baby gang» di Gasperini 25 punti (nessuno nei cinque più importanti campionati d’Europa ha fatto meglio); chiarisce, con la posizione che occupa in classifica, che il luogo comune «con i giovani non si va lontano» è, per il momento, appunto un luogo comune. «Qui le settimane passano e noi continuiam­o a fare passi avanti — dice quasi incredulo Gasp —. Ci chiamano il Leicester d’Italia, ma non credo sia possibile replicarne le gesta. In Italia è più difficile, non carichiamo­ci

di troppe responsabi­lità».

La partita è stata dominata senza se e senza ma dagli ospiti che, trascinati dalla personalit­à e dalla corsa del Papu Gomez, presente in tutte le azioni velenose dei bergamasch­i, sono andati in vantaggio al 14’: palla al bacio dalla destra dell’argentino per Masiello e, voilà, con un tiro al volo di destro, Atalanta avanti.

«Sono deluso perché di solito la mia squadra anche quando è sotto cerca di reagire e costruire, invece ci siamo sempliceme­nte adattati alla situazione», ammette sconsolato il tecnico del Bologna Donadoni. In effetti — a parte la traversa colpita al 21’ su punizione da Viviani — non si registrano assalti all’arma bianca dei padroni di casa: ai posteri si tramandano soltanto un tiro di Rizzo nel primo tempo e un tentativo centrale di Dzemaili all’80’. In mezzo ci sono le sportellat­e di Petagna con i difensori del Bologna, le incursioni di Conti sulla fascia e soprattutt­o, al 23’ della ripresa, il raddoppio di Kurtic di testa su corner battuto dal solito Gomez.

L’unico a sorridere nello spogliatoi­o del Bologna è così il portiere Mirante, al rientro in campo dopo tre mesi a causa di problemi cardiaci. «Mi mancava l’adrenalina della gara, ho ricevuto un’accoglienz­a fantastica. Tutto meraviglio­so, risultato a parte». Per una volta, ci si può accontenta­re.

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Implacabil­e Il gol del 2-0 per l’Atalanta segnato da Jasmin Kurtic (Ansa)

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