L’inarrestabile Lazio passa a Palermo Ora il test del derby
Decide Milinkovic-Savic. De Zerbi sempre più giù
E ora l’esame più importante, il test che farà da spartiacque nella bella e inattesa stagione della Lazio. Messo al sicuro con l’1-0 a Palermo il nono risultato utile consecutivo, i biancocelesti si possono tuffare nella settimana del derby con maggiore consapevolezza della propria forza. Al big match dell’Olimpico la squadra di Simone Inzaghi arriva dopo aver costretto il derelitto Palermo, che ora condivide con il Crotone l’ultimo posto in classifica, a incassare la settima sconfitta di fila (e la settima di fila in casa, record per la serie A) al termine di una partita bruttina che si è decisa poco dopo la mezz’ora quando Milinkovic-Savic, il migliore in campo, ha battuto Posavec con un tocco ravvicinato.
La partita, di fatto, si è chiusa qui. Tranne un’iniziativa di Nestorovski nel recupero della prima frazione, i siciliani hanno infatti costruito veramente poco per preoccupare Strakosha, rimasto a guardare per la maggior parte del tempo. La Lazio invece già prima del gol aveva colpito una traversa con Immobile, legittimando una superiorità tecnica complessiva evidente.
Oltre a Milinkovic-Savic, al Barbera ha fatto ancora una volta bella figura il centrale di difesa brasiliano della Lazio Wallace, vero padrone dell’area di rigore. Un’importante conferma in attesa del possibile ritorno in campo per il derby dell’ancora convalescente De Vrij. Inzaghi può essere soddisfatto anche dalla buona prestazione complessiva
offerta da un centrocampo in cui Biglia e Parolo non hanno concesso spazi agli incursori avversari.
A conferma che il momento è davvero magico, ha funzionato anche la mossa Felipe Anderson: Inzaghi aveva deciso di farlo scendere in campo nonostante la diffida e le preoccupazioni di una tifoseria che pensava già al derby, ed è andata bene. L’ennesima scelta azzeccata dal tecnico piacentino, che adesso si gode una posizione di classifica sufficiente per poter pensare anche alla qualificazione alla Champions League, un traguardo neanche lontanamente ipotizzabile la scorsa estate nella confusione successiva al mancato arrivo di Bielsa. «Il cambio di modulo deciso all’ultimo momento da De Zerbi, l’orario della gara e il fatto che incontravamo una squadra ferita erano tutti aspetti che avrebbero potuto darci problemi — ha spiegato alla fine Inzaghi —. Invece siamo stati bravi a gestire l’incontro, concedendo pochissimo al Palermo e senza pensare alla Roma».
Sempre più a rischio la posizione di De Zerbi: oggi Zamparini incontrerà l’ex tecnico Ballardini che, pur non essendo più sotto contratto con il Palermo, si è detto disponibile a riprendere il posto sulla panchina dei siciliani. Restano però delle divergenze mai risolte con il presidente, che lo aveva cacciato dopo aver perso la prima col Sassuolo e pareggiato 1-1 con l’Inter a San Siro.