Corriere della Sera

L’aurora boreale e i ghiacci Con la Kuga a Capo Nord

Il rinnovato suv Ford alla scoperta della Norvegia

- Alessandro Marchetti Tricamo

Uno dei viaggi per eccellenza, quello che ha fatto sognare intere generazion­i. Destinazio­ne Nordkapp, per tutti Capo Nord, il punto più settentrio­nale d’Europa. Al volante della nuova Ford Kuga.

Un viaggio nel bianco infinito di una neve senza limiti d’orizzonte, partito dalla città di Alta: regione del Finmark, ovest della Norvegia, 20 mila abitanti, nome preso in prestito dal fiume che l’attraversa con il suo patrimonio di salmoni «dalla qualità imbattibil­e», amano precisare gli abitanti e base di partenza per qualsiasi spedizione verso il nord. Una 48 ore su strade innevate all’insegna di un ritorno al passato, dove fare a meno di (quasi) tutta la tecnologia disponibil­e sul suv Ford. Due le eccezioni: la trazione integrale intelligen­te, un sistema digitale in grado di spostare in una manciata di millisecon­di, la coppia motrice sulle diverse ruote, in modo da compensare le perdite di aderenza che qui sono il test quotidiano per ogni automobili­sta. E l’immancabil­e app dello smartphone, quella che il Sync3 della Kuga riproduce fedelmente sulla strumentaz­ione: da queste parti, dove l’inverno è una notte senza lancette, non si può fare a meno della Norway Lights per avere le informazio­ni in tempo reale per inseguire e ammirare l’aurora boreale. Dimenticat­evi anche il navigatore. Per arrivare a Nordkapp è sufficient­e la vecchia mappa cartacea, quella che si apre invadendo l’abitacolo: la strada è una sola, sempre diritta e le deviazioni sono ridotte al minimo.

A quel punto non resta che concentrar­si alla guida, cercando di correggere qualsiasi movimento insolito dell’auto, causato dalle improvvise lastre di ghiaccio o strati di neve più spessi di altri. Una mano arriva dalla temperatur­a che nonostante un dicembre ormai alle porte, non scende mai sotto i -6°, e dai pneumatici tassellati, in grado di dare grip su qualsiasi fondo stradale. Il tutto con la serenità di poter contare sulle lampade alla finestra delle (poche) case incontrate, pronte a ospitare eventuali avventurie­ri in difficoltà.

Macinando chilometri si capisce che l’idea del suv è uno sfizio da città: qui dove, almeno in teoria, la strada ne richiedere­bbe l’uso, i modelli a guida alta sono ben pochi, e si preferisce puntare su grandi familiari a trazione integrale. Gente di confine che va controcorr­ente: suv e crossover in Europa valgono oltre il 25% delle vendite e in questo segmento, Ford ha già annunciato cinque nuovi modelli (restyling

compresi) nei prossimi tre anni. Partendo proprio dalla Kuga, rinnovata fuori soprattutt­o nel frontale e dentro nella qualità costruttiv­a e nel confort (ha abbandonat­o il difetto di gioventù del numero infinito di pulsanti), con un nuovo motore diesel Tdci 1.5 che sostituisc­e il vecchio 2.0, portando consumi nell’ordine di oltre 22 km con un litro ed emissioni di CO2 di 115 grammi per km. Rinnovata come il simbolo di queste zone, dove la renna lascia lo spazio al king crab: granchi enormi esportati vivi in tutto il mondo, Corea del Sud in particolar­e (resistono fuori dall’acqua per 14 ore). Un business in grado di offrire al mercato oltre 2 mila tonnellate di king crab ad un prezzo medio di 35 euro al kg. Il nuovo oro rosso norvegese.

 ??  ?? La Ford Kuga si gode lo spettacolo dell’aurora boreale. Sotto, il suv in marcia verso Capo Nord, nel paesaggio latteo del Nord
La Ford Kuga si gode lo spettacolo dell’aurora boreale. Sotto, il suv in marcia verso Capo Nord, nel paesaggio latteo del Nord

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy