Corriere della Sera

Alfa Romeo Giulia Veloce: la storia preme l’accelerato­re

Da 0 a 100 km/h in 6,5 secondi. Velocità massima: 250 orari. E un nome che viene dalla tradizione

- Bianca Carretto

Vuol dire che qui a Sant’Agata Bolognese è il capo. Un solare emiliano nella Motor Valley. I tedeschi di Audi, azionisti di maggioranz­a, hanno puntato sul cavallo di razza a chilometro zero. E lui non ha perso tempo.

In nove mesi lei ha ribaltato l’azienda.

«Sarebbe stato sbagliato andarci piano. Ho capito subito che questo marchio ha grandi potenziali­tà. Bisognava accelerare senza attendere oltre».

Che cosa ha portato qui da Maranello?

«Intanto me stesso e la mia esperienza unica e indimentic­abile durata 23 anni in quell’azienda. Qui mi sono ritrovato nella dimensione che aveva

Un’altra Alfa Romeo, un’altra Giulia con la trazione integrale Q4. Elegante, sofisticat­a, pura. Non «appesantit­a» da orpelli troppo sportivi. I fari allo xenon, i paraurti peculiari, il doppio scarico, i profili delle portiere lucidi, i cerchi in lega da 19 pollici e a cinque fori, accentuano la grinta del modello e legano ancora più strettamen­te questa declinazio­ne alla storia del marchio.

La Giulia Veloce risponde alle esigenze di una clientela (globale) che chiede di restituire all’Alfa Romeo il profilo di un brand non generalist­a, specialist­a in «meccanica delle emozioni». Il motore 4 cilindri 2.2 turbodiese­l Multijet da 210 cv, tutto in alluminio, permette alte prestazion­i contenendo i consumi. Silenzioso ed elastico, coniuga il confort di una berlina di lusso con la dinamica di un’auto nata per essere, per l’appunto, «veloce». Denominazi­one tutt’altro che didascalic­a, perché recupera un nome che appartiene alla tradizione Alfa Romeo.

Ma «veloce» quanto? Tanto da scattare da 0 a 100 orari in 6,5 secondi e raggiunger­e il picco dei 250 km/h. Con la trazione integrale Q4 che tiene incollati alla strada, monitorand­o i parametri per assicurare la corretta ripartizio­ne

«Vero. Nei primi sei mesi di quest’anno abbiamo incrementa­to le vendite mondiali del 7 per cento: 2.013 macchine. Se va come deve andare, a della coppia tra i due assali, e procurando un piacere di guidare dimenticat­o, anche grazie al cambio automatico a otto marce gestibile con le palette al volante (riscaldabi­le). Mentre i sistemi di sicurezza anticollis­ione (Forward Collision Warning), di assistenza alla frenata (Integrated Brake System), di riconoscim­ento del pedone, di controllo della velocità e di avviso del cambio involontar­io di corsia (Lane Departure Warning), con l’aggiunta dell’Alfa Connect, permettono di sentirsi ancor più padroni della strada.

All’interno pelle e alluminio spazzolato creano un’atmosfera premium. La Veloce Multijet è già in vendita a 50.500 euro. Fabrizio Curci, responsabi­le Alfa Romeo per la regione Emea, fa notare che «in pochi giorni l’interesse dei clienti ha L’Alfa Romeo Giulia Veloce, con il motore 4 cilindri Multijet di 2,2litri, da 210 cavalli superato di molto i target che ci eravamo preventiva­ti». Un successo di pubblico, per la Giulia, accompagna­to dalla promozione della critica: la rivista inglese Top Gear ha assegnato alla versione top di gamma Quadrifogl­io i premi «Auto dell’anno» e, alla prima edizione, «Auto del 2016» (che è basato sul voto dei lettori). Riconoscim­enti che si aggiungono ai 24 già ricevuti in numerosi Paesi europei.

Nella gamma della Veloce c’è anche un altro nuovo motore a benzina, in alluminio: il 2.0 da 280 cv.

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