Corriere della Sera

Derby alla Juve, Inter ok E stasera Roma-Milan

Solo con un grande Higuain, autore di due reti, i bianconeri domano il Toro Granata in vantaggio con Belotti, spesso pericolosi, cedono nel finale: in gol anche Pjanic

- Alessandro Bocci

DA UNO DEI NOSTRI INVIATI

Se costano così tanto, un motivo c’è: Higuain e Belotti sono gli eroi del derby. Insieme, tra clausole, cartellini e ingaggi, valgono duecento milioni e non sbagliano l’appuntamen­to con il destino. Il Gallo si infila tra le maglie della rabberciat­a difesa juventina, nella circostanz­a anche fuori posizione e con precisione chirurgica stende Buffon con un perfetto colpo di testa sul palo lontano. Però, alla fine, vince il Pipita: due palloni, due gol. Ombroso e letale.

Sembra sempre a disagio in questa Juve che non gioca per lui, ma al momento giusto timbra il cartellino con precisione svizzera: nel primo tempo, 12 minuti dopo la rete del rivale granata, rimette in carreggiat­a la Juventus infilandos­i nel cuore dell’area e colpendo Hart con un diagonale imprendibi­le.

E al tramonto della partita, quando i suoi compagni sembrano in difficoltà e il Toro alza il ritmo e il baricentro a caccia della vittoria, eccolo di nuovo: tiro secco da tre punti dopo aver fatto saltare Barreca come un birillo. Higuain sbaglia solo alla fine, quando non conta o conta meno, il Toro è piegato per la prima volta in casa e la regina vola via, a più 7 su Roma e Milan che stasera all’Olimpico daranno vita al derby delle seconde.

Il derby vero è nel segno della Juve che manda un avviso preciso ai naviganti, soprattutt­o a se stessa: il gioco a volte è macchinoso, ma la voglia di vincere il sesto scudetto di fila è intatta. I bianconeri costruisco­no tre occasioni nel giro di tredici minuti, però vanno sotto alla prima azione manovrata del Toro. Un colpo basso che non deprime la capolista. Anzi, forse è la molla che la spinge a riemergere in fretta. Il tacco di Mandzukic,

Mihajlovic Orgoglioso della mia squadra, ci è mancata solo un po’ di furbizia Allegri Mandzukic meritava di restare, ma dovevo scegliere, lui o Higuain

che diventa l’assist per il pareggio del Pipita, è fortunato ma premia la voglia bianconera in un momento cruciale della stagione: sabato ci sarà Juve-Roma con la possibilit­à per Allegri di infliggere un colpo mortale al campionato.

Max nel frattempo dovrà continuare a lavorare per cercare la quadratura del cerchio tattico. La Juve cresce sul piano del gioco, ma qualcosa le manca, contraddiz­ioni da risolvere, come la convivenza dentro gli schemi tra Mandzukic e Higuain. In campo, a volte, danno quasi l’impression­e di annullarsi e non è un caso, non può esserlo, che il Pipita chiuda il conto appena liberato dalla ingombrant­e presenza del croato. Mandzukic, peraltro, è prezioso per come si sbatte, gioca di sponda, aiuta in difesa, un operaio di lusso tra le stelle bianconere, un punto di riferiment­o

in attacco e quando Allegri lo richiama in panchina per Dybala si arrabbia moltissimo.

La regina in ogni caso supera ogni difficoltà: Rugani soffre contro Belotti e il centrocamp­o a lungo andare va in sofferenza. Però alla fine i punti sono bianconeri. E con Pjanic, entrato dalla panchina come Dybala, il risultato è anche rotondo (1-3). Il campionato premia la sconvolgen­te normalità della Juve.

Il Toro paga l’inesperien­za. Però Belotti sta diventando un punto di riferiment­o e i giovani lasciano intraveder­e un futuro radioso. Mihajlovic, che con la Juve non riesce ad avere fortuna e l’anno scorso ci ha perso pure la panchina del Milan, ha le armi per iscriversi al cerchio (magico) delle pretendent­i all’Europa.

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 ??  ?? Decisivo Gonzalo Higuain mette a segno il gol del 2-1 nel derby; l’argentino fin qui ha segnato nove gol, tutti su azione (LaPresse)
Decisivo Gonzalo Higuain mette a segno il gol del 2-1 nel derby; l’argentino fin qui ha segnato nove gol, tutti su azione (LaPresse)
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