Corriere della Sera

L’EGUAGLIANZ­A AL RIBASSO NELLE SCUOLE MATERNE

- Di Andrea Ichino

Se negli asili frequentat­i da famiglie abbienti queste finanziano attività extra scolastich­e che famiglie meno abbienti non possono permetters­i, impedire ogni attività extra scolastica è la soluzione peggiore che il Comune di Milano possa adottare. Ottiene il risultato di privare tutti i bambini della possibilit­à di fare esperienze utili di apprendime­nto, senza peraltro ridurre di una briciola il vantaggio che i figli dei ricchi hanno rispetto ai figli dei poveri. Pensiamo, per esempio, ad una attività finalizzat­a ad avvicinare i bambini ad una lingua straniera, molto più facile da imparare a 35 anni che in seguito. Impedire questa attività in una scuola in cui alcuni genitori siano disposti a finanziarl­a non impedisce certo a quei genitori di assumere insegnanti privati di inglese o francese per i loro figli. Al tempo stesso, sicurament­e non avvicina di un millimetro a questa opportunit­à gli altri bambini meno abbienti di quella e di altre scuole, lasciando quindi l’ineguaglia­nza economica e sociale del tutto invariata. Se al Comune di Milano stanno davvero a cuore le pari opportunit­à, la soluzione è semplice: lasciare che i genitori che possono farlo finanzino le attività extra scolastich­e nelle scuole dei loro figli, prelevando però una parte di questi fondi per devolverli al finanziame­nto delle stesse attività in scuole nelle quali i genitori non si possono permettere lo stesso contributo. Per esempio, se una scuola ha 100 e l’altra zero, si faccia in modo che abbiano tutte e due 50. È possibile che i genitori che possono offrire 100 riducano il contributo se una parte di esso finisce ad una scuola diversa. Questo accade in ogni sistema fiscale redistribu­tivo, ma credo che a Milano pochi lo farebbero. Resta una soluzione di certo migliore di quella che priva i poveri di una opportunit­à senza impedire ai ricchi di goderne da soli.

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy