Test Sassuolo per Sousa e per i viola

Sospesa tra il sogno europeo e il rischio di un fallimento anticipato, la Fiorentina è davanti al suo destino. Le prossime 4 partite, nello spazio ristretto di 11 giorni, chiariranno in maniera definitiva le ambizioni della banda Sousa (foto) e non solo quelle. Uno strappo ripido e tremendo con avversari via via sempre più complicati: si comincia stasera al Franchi con il Sassuolo, che sta rimettendo insieme i cocci dopo gli infortuni e l’eliminazione dall’Europa League. Poi il recupero con il Genoa, giovedì a Marassi, prima della Lazio (all’Olimpico) e del Napoli (in casa), cioè due tra le più in forma del campionato. Un calendario duro, ma la Fiorentina non può sbagliare le mosse, se vuole salire sul treno per l’Europa (League). Sousa, dopo aver scelto contro il Palermo una squadra un po’ folle, tutta all’attacco, rischiando grosso e vincendo solo nel recupero, stavolta è orientato a privilegiare l’equilibrio. L’unico dubbio è sulla linea mediana tra Borja Valero, che ha preso una botta ma è convocato, e Vecino. Per il resto, dietro a Kalinic, nel 42-3-1, dovrebbero agire i trequartisti preferiti da Paulo: Tello, Ilicic e Bernardeschi. «Dobbiamo pensare partita per partita e dare continuità ai nostri risultati». Soprattutto per una squadra che vive di alti e bassi e che, sino adesso, non ha mai vinto due volte di fila in campionato. Occhi puntati su Sousa, la cui popolarità è scesa drasticamente nelle ultime settimane, ma i tifosi viola ne approfitteranno per dare un’occhiata anche a Di Francesco: il suo nome, per la futura panchina viola, è molto quotato.