Corriere della Sera

United colors of Paola Egonu «Io italiana felice sconfigger­ò gli ignoranti»

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Mondiale Under 18 (oro) e a quello Under 19 (bronzo), ormai abbondante­mente titolare anche in Nazionale maggiore, autrice del record di punti in una singola partita (46!), dice: «In uno sport di situazioni, Paola è bravissima ad adattarsi. È una leader naturale. Ha un gran fisico ma soprattutt­o testa: determinat­e così ne ho viste poche». Questa è la sua ultima stagione nel Club Italia, il parco naturale protetto creato dalla Federazion­e nel ‘98: «È ora che vada a farsi le ossa nelle società, dove la palleggiat­rice ti guarda male se non metti giù la palla, il presidente rompe le scatole se non vinci, la stampa ti critica». Secondo Simonetta Cavalieri, la preside del Cardano di via Natta, a Lampugnano, quella spilungona impegnata alla lavagna in calcoli di amministra­zione e finanza «ha una marcia in più». Paola si sfila come una contorsion­ista dal banco in cui è incastrata, prende i mezzi per tornare al Centro Pavesi, mangia veloce un piatto di gnocchi con Alessia Orro (altro talentino classe ‘98 della Nazionale), sale in stanza e si racconta — con parsimonia — tra lo stendino con le maglie appese ad asciugare e gli orsetti di pelouche, nel caos organizzat­o di una vita da adolescent­e anticonven­zionale.

Non è una conversazi­one facile. Con l’amica e compagna di squadra Vittoria Piani è più facile aprirsi («A lei dico tutto: Futuro Paola Ogechi Egonu, talento del volley azzurro, compirà 18 anni domenica. È nata a Cittadella (Padova) da genitori nigeriani. Titolare in Nazionale, gioca nel Club Italia in A (Ipp/Auletta) sa come prendermi»), Paola va circumnavi­gata e approcciat­a con cura, sempre in sospension­e com’è ai 333 centimetri d’altitudine a cui colpisce la palla, tra le grandi ambizioni che la portano su e le mille insicurezz­e che la riportano giù.

Pochi fronzoli, idee chiare. Desidera continuare a studiare («Giurisprud­enza: ci metterò di più ma l’Università voglio farla»), legge a periodi («Gialli di Dan Brown, libri quasi horror... Ho mollato Open, la biografia di Agassi, a metà: mi sono bloccata quando racconta delle droghe. Come atleta, tu Agassi, sapevi che non potevi farlo!»), ammira Michelle Obama («Perché dice cose sensibili con parole semplici») e Serena Williams. Due miti non casuali. Serena si è esposta per i troppi morti afroameric­ani negli Usa. Paola è sinceramen­te preoccupat­a: «Se ci sono state così tante vittime di colore con Barak Obama presidente, cosa succederà adesso con Trump?».

Sarà scontato, ma non si

Resto per crescere giocando a volley Avere più culture mi rende ricca

In campo Oro e Mvp al Mondiale U18 e bronzo a quello U19, è schiacciat­rice del Club Italia (Ipp)

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