Corriere della Sera

Le cicatrici di Sonia Braga nel mare ondulato del Brasile

- di Maurizio Porro

Sonia Braga, bella e sensuale, classe ’52, eroina di soap e romanzi di Amado, torna indomita in questo melò intriso di bossa nova e saudade. Anni 80 a Recife: mentre coi parenti e figli non complici, festeggia la guarigione, Clara vuole resistere, resistere, resistere, non lasciare l’appartamen­to nel residence Aquarius minacciato da sporca speculazio­ne immobiliar­e. Un Brasile nel mare ondulato su musica, sabbia e sesso tra Portorico e Pernambuco, come nei couplet da vecchia rivista: lei, esperta musicale che ha perso i lunghi capelli neri, ha la casa tappezzata di vinili, si destreggia tra figli, nipoti e amiche, si concede qualche peccato e tiene testa agli speculator­i che le hanno fatto il vuoto intorno con metodi mafiosi. SoniaClara (identifica­zione obbligata dalla magnetica presenza Volto Una scena di «Aquarius» con Sonia Braga: un melò intriso di bossa nova e saudade diretto dal regista Kleber Mendonça Filho dell’attrice) tiene alle radici: la memoria è la coesione del presente nel secondo avvolgente film di Kleber Mendonça Filho, innamorato di questa donna splendente che mostra le cicatrici morali e materiali, mantenendo la dichiarazi­one d’indipenden­za. Un bellissimo personaggi­o nel cui volto scorre anche la cartina assolata del Brasile, tanta musica da capodanno ma anche gli artigli sempre pronti a strisciare sui refrain dei 33 giri. Due Brasili, quello del fruscio del mare e del samba e quello del business che finisce in una metafora horror. Ma tutto dominato dall’ex Dona Flor, principess­a a piedi nudi che nei long playing sente riflesso il piacere di circumnavi­gare i sentimenti a 360 gradi, amando e insultando ex aequo gli uomini.

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy