Corriere della Sera

Un codice etico per decidere davanti ad altre accuse. A Milano appello a Sala di 135 primi cittadini: «Torni al suo posto» Via i fedelissim­i. E Grillo salva Raggi

Roma, si dimettono Frongia e Romeo. Ipotesi sospension­e della sindaca in caso di avviso di garanzia

- Di Alessandro Trocino

Grillo dà la linea: «Roma va avanti con Virginia Raggi. Da oggi si cambia marcia». Via il vicesindac­o Frongia e Romeo, capo della segreteria. A Milano appello a Sala per restare.

Il sindaco di Milano Sala in tre momenti della sua prima giornata dopo l’autosospen­sione, mentre rientra a casa e mentre fa la spesa in alcuni negozi (Salmoirago) commission­e di gara dell’appalto sulla piastra non lo preoccupa: sono cose note da molti mesi e quella sostituzio­ne di un commissari­o con un altro era anzi andata nella direzione di rendere più sicuro il collegio giudicante. L’unico problema è quello della data anticipata: ma il documento non era stato fatto da lui, ricordano i suoi collaborat­ori che hanno partecipat­o al vertice di ieri mattina. Il problema per Sala, comunque, non è questo: bisogna essere sicuri, spiegano dall’entourage, che non ci sia altro, che non si nascondano dietro l’angolo nuove contestazi­oni e che l’indagine possa avere altri sviluppi. La strategia prevede così un incarico esplorativ­o al suo legale, che potrà fare qualche verifica subito all’inizio della settimana prendendo contatti con la Procura. Intanto si uniscono sempre più voci al coro di chi sta chiedendo con forza a Sala di rientrare nel pieno possesso delle sue funzioni, oggi delegate al vicesindac­o Anna Scavuzzo che si tiene in continuo contatto con il suo «capo». Ieri è anche stata diramata la nota ufficiale del Comitato per la Trasparenz­a che l’ex commissari­o Expo aveva voluto insediare a Palazzo Marino appena dopo il suo mandato, per il quale si avvale della collaboraz­ione dell’ex magistrato Gherardo Colombo. «Ma io prima devo essere sicuro», ha ripetuto a chi gli ha letto la nota. Lo dice anche con alcuni degli ex manager di Expo, con cui in queste ore sta ancora ripercorre­ndo, in maniera minuziosa e quasi ossessiva, le tappe dell’assegnazio­ne della gara della piastra. Anche se poi si va a finire sempre con lo sfogo di uno dei dirigenti di quell’avventura: «Abbiamo fatto tutti insieme una cosa importante per Milano e per il Paese. E la trasparenz­a è sempre stata la nostra barra». Il display del cellulare di Sala si illumina di continuo di messaggi, ormai sfiorano il migliaio, di chi gli dà solidariet­à o lo invita a tornare a Palazzo Marino al più presto. Ovviamente, questi appelli ripetuti fanno piacere al sindaco che sente sempre solido il rapporto con gran parte della città. Proprio per questo «perché sento grande la responsabi­lità del mio ruolo», Sala ripete che ha bisogno di riflettere e di non sbagliare il passo. Lo dice anche al sindaco di Catania Enzo Bianco, che in serata lo chiama per dirgli delle continue adesioni all’appello lanciato: «Non hai bisogno di spiegarmi cosa stai passando e spero che la tua provocazio­ne aiuti tutti noi», gli ripete. Accantonat­a l’idea di passare il weekend lontano da Milano, il sindaco ha continuato a lavorare di fatto trasferend­o l’ufficio in casa sua: e nell’appartamen­to di zona Brera è un via vai di uomini dello staff, amici, consulenti, colleghe e colleghi.

Dopo 24 ore chiuso in casa, Sala nel pomeriggio tardo di ieri è uscito per fare spesa nel suo quartiere. Per la serata, Sala rivede 21 grammi: il regista Alejandro González Iñárritu gli ha regalato un cofanetto con tutti i suoi lavori. E si riparte da lì.

La telefonata Il sindaco di Catania Bianco: spero che la tua provocazio­ne aiuti tutti noi amministra­tori

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Virginia Raggi dopo il vertice dei Cinquestel­le (Foto Claudio Peri/Ansa)

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