Corriere della Sera

Ai cinesi di Zte la gara da un miliardo per la rete Wind-3

- Fabio Savelli

I cinesi continuano a comprare Italia. Stavolta il terreno di conquista non è il calcio (dopo l’Inter e gli investitor­i annunciati per il Milan), ma la gara per il consolidam­ento delle due reti mobili di Wind e 3 in virtù della loro fusione societaria. Il gruppo cinese Zte — fornitore di apparati di telecomuni­cazione e acerrimo rivale della connaziona­le Huawei (che in Italia ha un centro di ricerca e sviluppo a Segrate, Milano, sulla tecnologia delle onde radio) — si aggiudicat­o la super-commessa per la futura rete unica che supporterà i servizi della società che nascerà dalla fusione tra i due operatori. Si tratta di un appalto dal valore di quasi un miliardo di euro. Che interesser­à la riconversi­one tra le due reti. Con oltre 25 mila siti, di cui circa il 40% andrà dismesso. Saranno oltre diecimila le stazioni su cui Zte interverrà con un relativo aggiorname­nto tecnologic­o al 4G, l’ultimo standard per la telefonia mobile. Almeno in attesa della rivoluzion­e (paventata) della quinta generazion­e, che accelererà ulteriorme­nte la velocità del traffico dati fino ad un Gigabit al secondo. Al termine dello «swap» per la prima volta un operatore di telecomuni­cazioni mobile italiano avrà l’intera rete realizzata da un unico fornitore. Finora l’unico precedente era appunto 3, ma per una rete infinitame­nte più piccola, che aveva deciso di esternaliz­zare ad Ericsson. D’altronde servono ingenti investimen­ti e una buona copertura finanziari­a. I fornitori di apparati di telecomuni­cazione sono diversi a livello mondiale e il settore sta man mano procedendo ad un consolidam­ento basato su operazioni di fusione. In Italia al momento operano Huawei, appunto Ericsson e fino a poco tempo fa Alcatel-Lucent poi inglobata da Nokia. Non sembra peregrino evidenziar­e che Zte può essersi giovata dei buoni uffici che ha con Hutchison Holdings, la conglomera­ta con sede ad Hong Kong, azionista al 50% (l’altra metà è dei russi di Vimpelcom) della newco tra Wind e 3.

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