Corriere della Sera

L’attacco tedesco al piano per Mps: rispettate le regole

Ma l’Italia incalza la Vigilanza Bce: più chiarezza

- Fubini, Galluzzo, Sensini

«Le regole vanno rispettate». Critiche dalla Germania al piano per Mps. Reazione italiana: dalla Bce valutazion­i poco trasparent­i.

Il governo attende ancora di capire quali criteri siano stati utilizzati dalla vigilanza Bce per fissare a 8,8 miliardi il fabbisogno di capitale del Monte dei Paschi di Siena con la ricapitali­zzazione precauzion­ale dello Stato. Da Francofort­e, finora, è arrivata solo la comunicazi­one formale del conto da saldare. E la mancanza di spiegazion­i, sia ufficiali che ufficiose, indispetti­sce Palazzo Chigi e il ministero dell’Economia, già sorpresi dall’entità della ricapitali­zzazione richiesta per la banca con i fondi pubblici, quasi doppia rispetto all’importo, 5 miliardi, dell’aumento di capitale sul mercato, poi fallito.

Dei nuovi parametri usati dalla Bce il governo si è fatto un’idea di massima, e per via indiretta. Ma gradirebbe che Francofort­e venisse allo scoperto, dando le opportune informazio­ni al mercato, dunque agli investitor­i e alle stesse banche che potrebbero aver necessità di ricorrere alla ricapitali­zzazione. Senza chiarezza sulle regole le decisioni restano nell’ambito di una discrezion­alità giudicata inopportun­a. E si tratta, si fa notare negli ambienti dell’esecutivo, di decisioni inappellab­ili e non modificabi­li, se non marginalme­nte: per il Mps serviranno 8,8 miliardi, 6,5 dei quali dallo Stato.

Anche i parlamenta­ri Pd chiedono che la Bce spieghi la sua decisione e hanno preannunci­ato un’interrogaz­ione ai ministri dell’Economia e degli Esteri. Il tutto condito da forti critiche alle dichiarazi­oni del presidente della Bundesbank Jens Weidmann, che aveva invitato Bce e Commission­e Ue a valutare con molta attenzione la ricapitali­zzazione pubblica. Dichiarazi­oni doppiate ieri da un portavoce del ministero delle Finanze di Berlino. Bruxelles e Francofort­e, ha detto, devono «verificare e assicurars­i che le autorità italiane rispettino le regole», che «non devono essere eluse».

Il ministro della Giustizia, Andrea Orlando, da parte sua, non ha escluso l’ipotesi di una commission­e d’inchiesta sul Monte Paschi, sottolinea­ndo che la decisione spetta al Parlamento. Alla Camera, intanto, è arrivato il testo del decreto con il fondo da 20 miliardi per gli aumenti delle banche. Soldi che finiranno per pesare sul debito, ma anche sul deficit per via degli interessi sui titoli che dovessero essere emessi: 430 milioni l’anno a regime, coperti anche con tagli ai ministeri della Salute e dell’Ambiente, benché minimi (4 milioni l’anno). Per un caso che si complica, un altro sembra prendere una piega positiva. Le banche finite in risoluzion­e sono ormai vicine alla cessione delle sofferenze ad Atlante: Etruria, Marche e CariChieti potrebbero passare presto a Banca Ubi, CariFerrar­a alla Bper.

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