L’ultimatum del Pd sulla legge elettorale
L’obiettivo di votare presto. Guerini: «I partiti non perdano altro tempo, subito il confronto» I dem spingono per il Mattarellum. Ma Berlusconi insiste sul proporzionale: non c’è alternativa
Lorenzo Guerini, vice segretaro del Pd, parla senza usare mezzi termini: «Affermare che la legge elettorale si fa in Parlamento senza accordo preliminare significa in realtà puntare solo a perdere tempo, e a questa prospettiva il Pd non è disponibile».
Stringe i tempi Guerini sula legge elettorale e mette sul tavolo la proposta dei democratici del Mattarellum, ma immediata si leva la voce di Silvio Berlusconi, anche la sua netta e decisa: «Noi non vediamo un’altra soluzione che quella di un sistema elettorale proporzionale che garantisca la corrispondenza tra la maggioranza parlamentare e la maggioranza popolare. E solo una legge proporzionale in uno scenario politico tripolare può garantire che la maggioranza in Parlamento si identifichi con la maggioranza dei cittadini».
C’è in ballo il futuro del governo e la sua durata, con questa legge elettorale sulla quale il presidente della Repubblica è stato chiaro e categorico: serve una nuova legge per poter andare alle elezioni, con questa attuale — dopo il fallimento del referendum costituzionale — è impossibile andare alle urne, visto che ci sarebbero due sistemi differenti per la Camera e per il Senato. E la fretta di andare alle elezioni divide il Partito democratico, non piacendo alla minoranza dei dem.
La voce di Francesco Boccia, presidente pd della commissione Bilancio della Camera, sopra tutte. Dice infatti: «Ha iniziato Matteo Renzi prima ancora che il governo Gentiloni giurasse, ha continuato Zanda, ora Orfini. Tutti impegnati affannosamente a fissare una scadenza al governo i n carica. Mi chiedo, e chiedo loro: un po’ di sano senso della vergogna mai?».
Matteo Orfini, presidente del Pd, prima delle parole di Guerini aveva anche parlato dei tempi di questo nuovo governo: «Questa legislatura può andare avanti qualche mese solo a patto che si cambi la legge elettorale», aveva detto. E La minoranza: assurde le scadenze al governo. Salvini favorevole alla proposta pd e annuncia: farò il mio discorso di fine anno sul web rilanciato: «Noi abbiamo avanzato una proposta, quella del Mattarellum, e sulla base di questa proposta abbiamo il dovere di verificare in tempi rapidissimi la disponibilità delle altre forze politiche». Ma anche da Fabrizio Cicchitto, deputato ncd, arriva uno stop deciso alla proposta pd:«Il Mattarellum è un azzardo impraticabile in una situazione nella quale non c’è il bipolarismo».
Nel dibattito politico la voce di Matteo Salvini, leader della Lega, si leva con una sfida: «Farò il discorso di fine anno in contemporanea con il capo dello Stato: vediamo se facciamo più ascolti noi sulla rete o il Presidente della Repubblica a reti unificate».
Le divisioni