Corriere della Sera

La scelta di non coinvolger­li per evitare fratture con la minoranza del Pd Il premier mantiene la delega ai servizi segreti

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l’ex esponente di Forza Italia si è rotta e la trattativa con Ala-Scelta civica è saltata. La scelta di Gentiloni di non inserire ministri centristi nel governo è seguita a quella di riconferma­re tutti i sottosegre­tari e viceminist­ri. E così Enrico Zanetti, già viceminist­ro di Scelta civica, si dice non disponibil­e a sostenere «l’antipoliti­ca delle conferme in blocco». E nessun posto resta appannaggi­o dei centristi. Gentiloni ha deciso di fare a meno di loro, preservand­o l’unità del partito. Visto che proprio dalla minoranza pd erano partiti gli strali più forti contro l’ipotesi di un ingresso di Ala al governo.

La «compattezz­a» è la nuova parola d’ordine del partito dopo l’uscita di scena, almeno da Palazzo Chigi, di Matteo Renzi. Del resto, se la prospettiv­a rimane quella di un governo di non lunghissim­a durata, che traghetta il Parlamento ad elezioni a giugno, l’esecutivo guidato da Gentiloni potrebbe non avere bisogno dell’aiutino

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