L’Iran, i giochi per smartphone e il protezionismo
Un gioco che promuove le guerre tribali. Così il ministero della Giustizia iraniano ha bollato Clash of Clans, popolare videogame per smartphone in voga tra i giovani. Come sottolinea Jacob Steinblatt di Vocativ, l’Iran sta continuando la sua campagna di censura web, nel tentativo di evitare ingerenze e controlli dall’esterno. Non è infatti la prima volta che giochi popolari come Pokémon Go vengono messi al bando. Ufficialmente si dice che è per questioni morali. Ma in realtà si tratta di cyber protezionismo.