Corriere della Sera

«La Lettura» anticipa con cinque scrittori

- Di Cecilia Bressanell­i

Anche questa settimana «la Lettura» esce con un giorno d’anticipo: domenica 1° gennaio i giornali non saranno in edicola, dunque sarà in edicola sabato 31 dicembre (e vi rimarrà per tutta la settimana successiva). In copertina un’opera di Eliseo Mattiacci (1940): il #266 dell’inserto è un numero ricco dove, tra quadri rubati, papiri ritrovati e bisonti rimasti soli, prendono la parola cinque scrittori.

Se Maurizio de Giovanni offre la terza puntata del suo feuilleton, Alessandro Piperno rilegge I falsari, il romanzo che fece di André Gide il «curatore testamenta­rio della grande tradizione romanzesca ottocentes­ca, aprendo la via al romanzo-non-romanzo che tanta fortuna avrà nel secondo dopoguerra».

Paolo Giordano incontra i Baustelle: la band esce il 13 gennaio con un nuovo album, L’amore e la violenza (Warner), e si racconta tra concerti, lato pop ed Europa (con l’intervento di qualche ospite che viene dal passato).

L’israeliano Etgar Keret ci accompagna nella piccola casa, costruita per lui dall’architetto La copertina de «la Lettura» #266 firmata da Eliseo Mattiacci polacco Jakub Szczesny, inaugurata cinque anni fa: si trova a Varsavia, a due passi da quello che fu il ghetto, riempie un vuoto tra due palazzi di epoche diverse, ed è inserita nel Guinness dei primati come la casa più stretta del mondo.

Mentre stanno per uscire in Italia l’autobiogra­fia di Ray Kroc, l’imprendito­re che portò il marchio McDonald's al successo, e un film su di lui (The Founder), Francesco Piccolo entra nel locale storico di Piazza di Spagna a Roma: lì «il piacere dei macmenù sono le patatine che pian piano si affloscian­o, l’odore di fritto...».

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