Corriere della Sera

Il presidente mostra il loro disegno I bimbi terremotat­i: siamo noi in tv

- Virginia Piccolillo

«Ma quello l’ho fatto io». Ha puntato il dito contro il televisore, mentre il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, mostrava quel disegno incornicia­to. Sonia ha guardato il marito. Quei bimbi davanti al progetto della scuola di Acquasanta, mostrati a reti unificate dal capo dello Stato, erano proprio stati ritratti dalla sua piccola Melissa assieme alla compagna di scuola, Valeria? «Ma che brava», ha detto subito alla figlia, senza dubitare nemmeno per un attimo. «Mi era già sembrato di riconoscer­e il suo modo di fare i pupazzi: le ciglia lunghe, la bocca a cuore. Nel disegno donato a Mattarella ne avevano ritratti, davanti al progetto della scuola, un po’ lei e un po’ la sua amichetta di giochi e di danza — racconta la mamma —. Ma non ne sapevamo nulla della cosa e siamo rimasti a bocca aperta».

Le due bimbe deliziose, dieci anni in due, capelli lunghi e mossi da principess­a e occhioni vivaci, non sono per niente sconvolte. Anzi. A chi chiede a Valeria cosa pensi del fatto che il presidente abbia mostrato a tutta l’Italia il suo disegno, risponde: «Sono contenta». E alla domanda se se lo aspettasse non esita: «Certo!».

L’insegnante Ivana invece non se lo aspettava proprio. È lei che ha scritto in calce al disegno: «La solidariet­à diventa realtà quando si uniscono le forze per la realizzazi­one di un sogno comune». L’augurio che Mattarella ha voluto far suo, rivolgendo­lo agli italiani «perché i sogni dei bambini possono costruire il futuro della nostra Italia». Era, assieme al coro dell’inno di Mameli, una delle iniziative in onore della visita del capo dello Stato alla nuova scuola costruita con fondi privati e appena inaugurata, per restituire ai bambini un luogo sicuro e antisismic­o, dopo il 24 agosto che aveva reso il vecchio edificio non agibile.

Ieri Mattarella, alla dirigente scolastica, Patrizia Palanca, che lo aveva chiamato per ringraziar­lo «del grande regalo», ha risposto: «Il regalo lo avete fatto voi a me».

«Il presidente ha detto di essere molto orgoglioso dello sforzo fatto per consentire la ripresa dell’attività scolastica. Non pensavamo di avere un riconoscim­ento così alto», dice la preside emozionata. Commosso anche il sindaco, Sante Stangoni: «Avevo reagito in modo troppo scontroso quando mi avevano detto che dovevamo accontenta­rci della scuola nel container. Come è stato fatto nelle altre zone. Invece grazie alla solidariet­à è stato fatto un miracolo. Tremila metri quadri di superficie bellissimi, con materiale antisismic­o e per il risparmio energetico. Per noi è un segnale importante che fa tornare la voglia di continuare a crederci».

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