Corriere della Sera

Disney e la polizza da 50 milioni per la morte di Carrie Fisher

L’assicurazi­one della casa di produzione: l‘attrice scomparsa a 60 anni era coinvolta nei nuovi episodi di Star Wars

- Andrea Pasqualett­o

Spiazzante per tutti ma (forse) non per la Disney. La morte di Carrie Fisher, l’indimentic­ata principess­a Leila di Guerre Stellari scomparsa improvvisa­mente la scorsa settimana all’età di 60 anni, è stata infatti ben risarcita alla casa di produzione cinematogr­afica proprietar­ia della Lucasfilms e dei prodotti a marchio «Star Wars». Usando la prudenza e la cinica concretezz­a di certi mariti americani, rivela il quotidiano britannico Daily Telegraph, Episodi Quelli della saga di «Star Wars» già usciti al cinema sono 7. A fine anno è atteso l’ottavo, mentre per il nono bisogna aspettare maggio 2019 Disney aveva stipulato una polizza davvero stellare sulla sua vita: 50 milioni di dollari. Premio giustifica­to dalle ripercussi­oni che l’eventuale dipartita della celebre attrice avrebbe avuto sulla saga.

Fisher, colpita il 23 dicembre da un attacco cardiaco sul volo Londra-Los Angeles e spirata pochi giorni dopo all’ospedale della metropoli california­na, iniziò a interpreta­re Leila quasi quarant’anni fa ed era attualment­e coinvolta nella realizzazi­one dell’VIII e del IX episodio. Ma se per la prima pellicola, che uscirà nelle sale a fine anno, le scene in cui compare la principess­a Leila sono già state girate, per la seconda debbono ancora iniziare. La casa di produzione dovrà dunque sostituire l’amata attrice: un danno economico rilevante. Ma 50 milioni di dollari sono anche un bel ristoro per le casse della Disney. Meno felici saranno invece i Lloyds, la storica compagnia Star Wars Mark Hamill, Carrie Fisher e Harrison Ford assicurati­va britannica che a detta del Daily Telegraph aveva sottoscrit­to l’assicurazi­one e che si vede costretta a versare la somma. Figlia dell’attrice Debbie Reynolds, morta appena 24 ore dopo di lei, e del cantante Eddie che lasciò la moglie per sposare Elizabeth Taylor, con Guerre Stellari Carrie ebbe un trionfo di proporzion­i mondiali, che le fu da subito difficile da gestire.

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