Corriere della Sera

Il ritorno di Kaufmann

Il tenore: «Lontano dalle scene per un problema alle corde vocali Quanti gossip sulla mia salute»

- Giuseppina Manin

Quattro mesi senza poter cantare sono troppi per chiunque pratichi il mestiere. Un incubo se ti chiami Jonas Kaufmann. Eppure il tenore dei tenori, il più richiesto dai teatri lirici del mondo, da tempo non canta più. Un forfait dietro l’altro, persino alla cerimonia dei Nobel, dove la sua voce avrebbe dovuto far scordare la delusione Dylan. Invece...

Come ha vissuto questo periodo di forzato distacco dalla scene?

«È stata dura davvero. Amo cantare e mai prima d’ora sono stato costretto a una pausa così lunga. Non è stato facile, ma che altro potevo fare? Ho cercato di essere paziente e seguire i dettami del medico. E ignorare i gossip che giravano sulla mia salute. Il venticello del “si dice” non mi interessa. La verità è questa».

E qual era la verità?

«Che la mia voce era fuori uso per via di un ematoma alle corde vocali. Un bel guaio per chi la spinge ogni sera al massimo volume. Christa Ludwig, grande mezzosopra­no, ha avuto lo stesso problema. E mi ha avvisato: Jonas, non fare bravate, non tornare a cantare prima che l’edema si sia completame­nte riassorbit­o».

L’annus horribilis è passato e ora lei torna a cantare. Il 18 gennaio a Parigi con Lohengrin, stessa edizione che la vide alla Scala nel 2012.

«Da giorni sono al lavoro all’Opéra Bastille. Felice come un ragazzo. Il dottore è stato chiaro: posso riprendere ma con calma, passo dopo passo. Cantare un’opera equivale a una performanc­e sportiva d’alto livello».

Dopo tanti patemi e rinvii, di nuovo sul palco.

«L’ultima esibizione è stata a Napoli, lo scorso settembre al San Carlo con un recital di canzoni tratte dal mio ultimo album, Dolce vita. Omaggio a un Paese e a un modo di vivere che adoro, alle melodie napoletane ma anche a titoli noti in tutto il mondo, dal tema del Padrino a Caruso di Dalla».

Amore ricambiato, come dimostra il successo dell’album e del dvd dove lei sfreccia su una spider rossa cantando Volare.

«Con l’Italia ho un legame speciale. Da bambino ho passato tante estati sull’Adriatico... Ho scoperto come musica e canto siano parte fondante della vostra cultura. Avevo 6 anni quando vidi a Monaco Butterfly e capii la magia dell’opera. Se ami Puccini e Verdi non puoi non amare le grandi canzoni italiane, capaci di muovere emozioni come le romanze liriche».

Perché in Germania non è successo qualcosa di simile?

«Dopo la Seconda guerra mondiale in Germania, come in altri Paesi, la composizio­ne è cambiata. Si cercava un nuovo inizio, tutti si cimentavan­o in creazioni molto intellettu­ali, che però trascurava­no un elemento fondamenta­le: la passione. Gli italiani invece hanno modernizza­to il linguaggio musicale senza sacrificar­e la melodia. Perché amano cantare e quindi cercano istintivam­ente la cantabilit­à».

L’italiano canterino. Non è un po’ un cliché da stranieri?

«Forse sì, ma c’è della verità. Qui vedi spesso uomini e donne che canticchia­no mentre fanno altro, per strada, al lavoro... Se su un autobus tedesco qualcuno si mettesse a cantare, che succedereb­be? La gente aprirebbe il borsellino pensando che sia lì a elemosinar­e. In Italia invece c’è l’urgenza di seguire un’emozione».

Dolce vita è anche il titolo di un film famoso...

«Mi sarebbe tanto piaciuto incontrare Fellini, mi sarei subito proposto per lavorare con lui. In un’opera, in un film... Tutto pur di lavorare con tale genio. Mi ha entusiasma­to recitare con Malkovich in Casanova Variations. Una piccola parte ma mi ha lasciato addosso la voglia di riprovarci. Chissà, forse mi aspetta una seconda carriera d’attore...».

In scena Il 18 gennaio debutterà a Parigi con l’opera «Lohengrin», stesso allestimen­to della Scala

 ??  ?? Sul palco Jonas Kaufmann nel 2015 sul palco della Royal Albert Hall di Londra. Il tenore vive a Zurigo, ha sposato la cantante operistica Margarete Joswig e ha 3 figli
Sul palco Jonas Kaufmann nel 2015 sul palco della Royal Albert Hall di Londra. Il tenore vive a Zurigo, ha sposato la cantante operistica Margarete Joswig e ha 3 figli
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