La sorella di Taverna scatenata: Virginia, smettila di rompere
«Ti attaccano tutti e sei in mezzo al marasma ma me sembra il minimo. Il problema è che per le tue scelte del c... nel marasma ci stiamo anche e soprattutto noi». L’invettiva è diretta a Virginia Raggi e porta la firma di Annalisa Taverna, attivista M5S e sorella della senatrice Paola, la «pasionaria» grillina ex del minidirettorio che, prima di scomparire, si era scontrato più volte con la sindaca. L’attacco a Raggi non è una novità, era arrivato anche dalla sorella di Marcello De Vito, presidente dell’Assemblea capitolina legato all’altra «nemica» di Raggi, la deputata Roberta Lombardi. Ma stavolta il messaggio fa un percorso particolare. Viene estrapolato da un commento, postato su Facebook lo scorso 23 dicembre in una bacheca privata, relativo al giorno in cui sul blog di Grillo venivano rilanciate le immagini di Raggi ritratta da sola durante il ricevimento al Quirinale per lo scambio d’auguri; quindi ieri mattina, in concomitanza con l’uscita del nuovo codice etico M5S, lo sfogo viene «Datte na calmata altrimenti t’appendemo pe’ le orecchie ai fili dei panni» girato via WhatsApp da un interno del Movimento ad un consigliere dell’opposizione in Campidoglio, Alessandro Onorato (lista Marchini). Segnale ulteriore di problemi interni, la conferma che in Campidoglio esistono correnti pro e contro Raggi: dai dossier Raggi-Frongia su De Vito alle polemiche sul caso Marra fino alle critiche per aver taciuto l’avviso di garanzia dell’ex assessora Paola Muraro.
Le parole usate da Annalisa Taverna sono durissime, e in molti hanno pensato che il «ghost writer» fosse la sorella Paola. Il post attribuisce alla sindaca i problemi del M5S nella Capitale e riprende la scena di Raggi da sola al Quirinale: «Sembri cappuccetto rosso sperduto tra i lupi cattivi», scrive l’attivista. Aggiungendo un commento: «Però quando hai scelto i tuoi collaboratori contro tutto e tutti la parte del lupo t’è riuscita benissimo». E poi: «Ogni tua mossa è sempre sembrata fatta apposta per farti cacciare a calci in c... e farci perdere Roma. È arrivato il momento che il popolo 5 stelle ti dica che hai rotto...». Quindi arrivano i «consigli»: «Ascolta i parlamentari — scrive — smetti di fare la bambina deficiente con manie di protagonismo e deliri di onnipotenza e comportati da 5 Stelle perché ti abbiamo votato pensando che lo fossi. Datte na calmata e non rompere altrimenti t’appendemo pe’ le orecchie ai fili dei panni». La sorella Paola aggiunge poche parole: «Preferisco non commentare».
Sembri Cappuccetto rosso sperduto tra i lupi, ma quando hai scelto i tuoi collaboratori contro tutti, la parte del lupo ti è riuscita benissimo