Corriere della Sera

Fatture fasulle a Publitalia, anche Berlusconi tra gli indagati

Milano, l’ex premier avrebbe favorito due vecchi amici. Ghedini: «Le accuse finiranno con un’archiviazi­one»

- Giuseppe Guastella gguastella@corriere.it

Antiche amicizie e nuovi grattacapi giudiziari: Silvio Berlusconi è indagato per frode fiscale e appropriaz­ione indebita dalla Procura di Milano in concorso con l’ex amministra­tore delegato di Publitalia ’80 spa per oltre 12 milioni di euro provenient­i dalle casse della società e arrivati grazie a un presunto giro di fatture false a due suoi vecchi compagni di infanzia, anche loro indagati.

L’ ex Cavaliere è coinvolto in un’ inchiesta dei pm milanesi Giordano Baggio e Mauro Clerici perché, nonostante non avesse cariche nel gruppo Mediaset, tra il 2009 e il 2013 avrebbe propugnato operazioni a favore dei suoi amici Alberto Maria Salvatore Bianchi, 80 anni, e Romano Luzi, 68 anni.

Bianchi, che conosce Berlusconi dai tempi dell’università, compare agli atti dell’inchiesta come amministra­tore di fatto della New Publigest srl, società di intermedia­zione pubblicita­ria che avrebbe emesso a carico di Publitalia ‘80 fatture per oltre 6,6 milioni di euro basate, sostiene l’accusa, su operazioni inesistent­i, cioè senza aver fatto alcuna attività, e per questo false, ma che sono state pagate regolarmen­te dalla concession­aria di pubblicità del gruppo Mediaset. Tra gli indagati c’è anche un altro amico di Silvio Berlusconi. Si tratta di Romano Luzi, 68enne ex maestro di tennis e titolare della ditta omonima che, secondo la Guardia di finanza di Milano, avrebbe emesso fatture per operazioni inesistent­i per circa 5,8 milioni saldate da Publitalia ‘80.

La decisione La Procura chiude l’inchiesta su 8 persone e stralcia la posizione dell’ex Cavaliere

I nomi di Bianchi e Luzi comparivan­o già nell’avviso di conclusion­e delle indagini, firmato l’estate scorsa dai pm Baggio e Clerici, con quelli di altre sei persone, tra le quali l’ex ad ed ex vice presidente di Publitalia ’80 Fulvio Pravadelli, accusato di appropriaz­ione indebita per i pagamenti a Bianchi e Luzi e di frode fiscale per aver inserito i falsi documenti contabili nelle dichiarazi­oni della società «al fine di evadere le imposte dirette e l’iva». Assistito dall’avvocato Jacopo Pensa, Pravadelli ha già raggiunto con i magistrati l’accordo per un patteggiam­ento a un anno di reclusione (pena sospesa) con un versamento di oltre 15 milioni al fisco. Il nome di Silvio Berlusconi, invece, non era presente nell’avviso di conclusion­e perché la sua posizione era stata stralciata. I magistrati, infatti, stanno valutando il suo ruolo in un’ipotesi di concorso nei reati addebitati a Pravadelli. Ma per l’avvocato Niccolò Ghedini, legale dell’ex Premier, «dalle risultanze delle indagini, già ad oggi la Procura ha tutti gli elementi per procedere all’archiviazi­one».

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