Il giallo dello studente scomparso a Barcellona
Felpa azzurra e bermuda fantasia. Al Catwalk di Barcellona, discoteca modaiola dell’area portuale, l’hanno fermato e gli hanno detto no, asì no se puede. Gli amici sono così entrati e Andrea Freccero è rimasto fuori. Erano le 11 di sera del 30 dicembre, Barcellona iniziava la movida del venerdì e Andrea la sua notte più lunga. Da allora è scomparso. Studente diciannovenne di Albisola (Savona) era partito il 28 con un amico del paese, Luca Clementi, e con altri 250 ragazzi della ScuolaZoo che si erano uniti per una piccola vacanza a Lloret de Mar, a ottanta chilometri da Barcellona. All’uscita del locale, verso le tre del mattino, Luca e gli altri non l’hanno ritrovato. Con la polizia spagnola a investigare anche mamma Carla e il fratello maggiore Luca che si sono precipitati nella capitale catalana. «Può essere andato in stato confusionale — ipotizza Luca — Soffre anche di una leggera sindrome bipolare, gli capita di passare in breve tempo dall’euforia alla depressione e per questo è sotto cura farmacologica che dovrebbe stabilizzargli l’umore». I dipendenti di una ristorante italiano dicono di avere incrociato la sera del primo dell’anno un ragazzo che potrebbe essere lui. Avrebbe chiamato un taxi. «Purtroppo però quel taxi mio fratello non l’ha mai preso perché il conducente si è rifiutato di portarlo», ha detto Luca in serata. Il giovane è senza cellulare, senza documenti e senza soldi.