Corriere della Sera

La vicenda

- Alessandro Bocci

mercato drogato dalle follie cinesi. Sarà un mese di passione. Gli allenatori lo aspettano e al tempo stesso lo temono. La Juve, dopo Rincon, sta valutando se non sia il caso di raddoppiar­e gli sforzi a centrocamp­o: svanito Witsel, resta viva l’ipotesi Luiz Gustavo del Wolfsburg, che i tedeschi valutano 15 milioni. Ma i bianconeri — ora che Asamoah ha deciso di non andare alla Coppa d’Africa — potrebbero anche rimanere così. Il Milan, per ora, ha rinunciato a Badelj e nel ruolo di centrocamp­ista centrale, come vice Locatelli, potrebbe adattare Bertolacci. Galliani insiste per Gerard Deulofeu, esterno d’attacco dell’Everton, che metterebbe d’accordo le due anime del club. La trattativa non è in discesa perché gli inglesi, nonostante lo spagnolo solo quattro volte sia stato titolare, non vogliono cederlo in prestito neppure se i rossoneri inserisser­o il diritto di riscatto. La Roma, ceduto Iturbe, vuole Jesé: c’è l’intesa con il Paris Saint Germain, ma non con lo spagnolo. Il Napoli pensa a vendere, la Lazio vuole rafforzare il progetto Champions con un attaccante esterno: più El Ghazi, 21 anni dell’Ajax, di Eder. La Fiorentina, in ritardo in classifica, è prigionier­a di Kalinic: se il Tianjin dovesse versare la clausola di 50 milioni di euro e il giocatore desse il via libera al trasferime­nto (per adesso ha risposto picche), i viola potrebbero sostituirl­o con Zaza più che con uno tra Gabbiadini e Jovetic. Badelj lascerà Firenze solo per un’offerta superiore ai 10 milioni. L’Atalanta potrebbe avere Palacio dall’Inter. Occhio a Cassano: il Palermo lo vuole, lui preferireb­be restare vicino a Genova e allora torna d’attualità l’ipotesi Entella.

Renzo Cavalieri (foto), docente di diritto dell’Asia Orientale a Ca’ Foscari, era uno degli avvocati del team che ha curato l’acquisto dell’Inter da parte di Suning

La cordata cinese che vuole acquisire il Milan ha già versato a Fininvest 200 milioni: il closing è fissato per il 3 marzo

Gli investitor­i Jilin Yongda, Guangzhou Bank, China Zheshang Bank, Jinge Investment, Rentai Investment, Haixia Capital, Huangshi Zhongbang Sports, China Industrial Bank, China Huarong Asset Management

Li Yonghong, volto dell’affare Milan-cordata cinese, alla fine ha parlato. Prima di Natale ha concesso un’intervista all’Ansa, assicurand­o che «il closing si farà entro la data concordata con Fininvest».

Parole misurate per instillare fiducia. Tuttavia, appare ancora di difficile interpreta­zione la melina nell’acquisizio­ne definitiva della squadra. Dovuta in particolar­e alle regole, citate dal signor Li, in vigore nella Repubblica Popolare nel campo degli investimen­ti all’estero. Come strano appare il fatto che in Cina le uniche notizie sul caso siano quelle di fonte italiana. Come districars­i dunque in questa vicenda? Ne abbiamo parlato con il professor Renzo Cavalieri, docente di diritto dell’Asia Orientale a Ca’ Foscari ma, soprattutt­o, uno degli avvocati del team che ha curato l’acquisto dell’Inter da parte di Suning: azienda cinese Come funziona Per le autorizzaz­ioni ci vuole coerenza tra le attività in patria e l’investimen­to all’estero

«solida e già nel settore, visto che possiede una squadra di calcio, il Jiangsu Suning».

Milan-Inter: un derby anche tra finanziari­e cinesi?

«Per me non c’è partita: sono due casi molto differenti. Suning è una realtà solida e articolata, con rami di business da tempo nel sistema-calcio della Repubblica Popolare. Anche per questo l’acquisizio­ne dell’Inter è filata liscia: il progetto era chiaro e non c’erano contraddiz­ioni con le regole cinesi. Pochi mesi di trattative, poi il closing. Per

«Ogni investimen­to estero che abbia origine in Cina ha

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