Corriere della Sera

Casaleggio detta la linea Le telefonate agli ortodossi per mediare sulla leadership

«Col codice noi più solidi». La prossima settimana visita ai deputati

- di Emanuele Buzzi

Nelle ultime settimane cresciuti i rapporti con la sindaca: non possiamo perdere la città

Centrale, sempre più incisivo nelle scelte del Movimento: il ruolo di Davide Casaleggio all’interno dei Cinque Stelle si sta evolvendo. E nell’ultimo mese questa evoluzione ha avuto una accelerazi­one. L’imprendito­re segue le orme del padre come stratega, ha affinato la sua sintonia con Beppe Grillo — sempre leader incontrast­ato del Movimento —, diventando un perno negli equilibri pentastell­ati.

Durante la crisi romana di dicembre è stato fondamenta­le il suo intervento per frenare l’ira dei falchi che premevano per cacciare Virginia Raggi, ora i suoi passaggi nella Capitale si intensific­heranno: una visita è già in programma la prossima settimana. Casaleggio dovrebbe fare un punto con i parlamenta­ri sul programma di governo pentastell­ato e gli incontri tematici con singoli gruppi composti da deputati, senatori ed europarlam­entari.

Ma non solo. L’imprendito­re avrà modo di verificare con mano i risultati della sua attività di mediazione all’interno del gruppo pentastell­ato. Casaleggio sta tentando di conciliare i malumori interni. Nelle ultime settimane ha preso in mano di persona la situazione chiamando — raccontano gli ortodossi — gli esponenti dell’ala più inquieta. «Sei importante per il Movimento, in questi anni hai fatto tanto, dobbiamo cercare di restare uniti», il refrain delle chiamate. Un modo per controbila­nciare gli attacchi ai pragmatici e di lasciar intendere agli ortodossi che — specie in caso di vittoria alle prossime Politiche — nei Cinque Stelle ci sarà spazio. Una mossa che ha spiazzato i più restii ad accettare un compromess­o, al punto che c’è già chi non esclude in futuro anche di attaccare lo stratega.

Ovviamente, transitand­o per la Capitale sarà quasi obbligator­io per Casaleggio anche confrontar­si con la situazione della giunta. «Non possiamo perdere la città, proprio ora che con i nuovi innesti ci sono le condizioni per lavorare più serenament­e» è il ragionamen­to dell’imprendito­re che nelle ultime

settimane ha intensific­ato i rapporti con la sindaca. Se dovessero sorgere situazioni inconcilia­bili però con i criteri pentastell­ati la difesa dell’immagine del Movimento prevarrà sulla volontà di governare Roma. Importante, sotto questo punto di vista, la ratifica del nuovo codice etico che l’imprendito­re ha salutato come un successo. «Ci rende più solidi e ci permette di guardare con più serenità al futuro», ha confidato. Un ulteriore tassello verso la strategia dei prossimi mesi.

Conquistar­e la prima Regione (la Sicilia), implementa­re le funzioni di Rousseau e puntare sul voto sono gli obiettivi dichiarati di Grillo — avvistato in ferie in Kenya — e di Casaleggio: dalla settimana prossima, con lo sbarco nella capitale, partirà una seconda fase con la definizion­e di tempi, numeri, modi. E tra ipotetici scogli giudiziari da evitare e tensioni da placare la voce dello stratega (insieme al garante) diventerà sempre più importante da ascoltare per capire gli orientamen­ti del Movimento.

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