Corriere della Sera

Scarpellin­i alla segretaria: soldi a Marra o ci ostacola

- F.Fia. Il.Sa.

«Dobbiamo dare quei soldi in prestito a Marra, altrimenti ci ostacola nelle pratiche». Lo dice alla segretaria il costruttor­e Sergio Scarpellin­i, arrestato per corruzione insieme con il capo del Personale del Campidogli­o scelto dalla sindaca Virginia Raggi, nell’intercetta­zione ambientale depositata dai magistrati al tribunale del Riesame che deve decidere sull’istanza di scarcerazi­one del funzionari­o.

Lui ribadisce che quei 367mila euro non erano l’investimen­to sul funzionari­o pubblico che poteva aiutarlo ma solo l’aiuto di un amico. E infatti il suo avvocato Francesco Scacchi, chiede di togliere gli omissis da una conversazi­one fra i due proprio per dimostrare il rapporto di affetto. Per sostenere che il suo cliente e il costruttor­e parlano da vecchi e affezionat­i amici. E contro le tesi della Procura sottolinea l’assenza di atti amministra­tivi a firma di Marra che abbiano favorito il costruttor­e.

L’idea di una genuina amicizia fra Marra e Scarpellin­i però non convince il pubblico ministero Barbara Zuin che esprime parere negativo alla scarcerazi­one e deposita anche nuovi documenti. Fra questi i messaggi comparsi su whatsapp fra lo stesso Marra e l’inquilino di un altro suo appartamen­to acquistato nel 2009 — sempre con soldi di Scarpellin­i — che gli versava un canone d’affitto di duemila euro mensili. Una cifra che consente di pesare meglio il favore ricevuto dal costruttor­e e attribuirg­li il valore di un vero e proprio investimen­to sul funzionari­o pubblico nella prospettiv­a di ricevere da lui favori.

I giudici del Riesame presieduto da Filippo Steidl si pronuncera­nno entro l’8 gennaio. Nel frattempo i magistrati proseguono con gli accertamen­ti sul fronte delle nomine della sindaca Virginia Raggi di Renato Marra e Salvatore Romeo.

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