Corriere della Sera

E Berlino teme blitz anti Merkel

- Di Danilo Taino

La paura adesso è una campagna orchestrat­a contro Angela Merkel. Conseguenz­a dell’avviciname­nto tra Trump e Putin con l’Europa che diventa un vaso di coccio.

dal nostro corrispond­ente da Berlino

Il leader politico di cui Angela Merkel si fida meno è Vladimir Putin. Quello che la farebbe disperare sarebbe il Vladimir Putin che fa un accordo con Donald Trump sulla testa degli europei e a scapito dell’Alleanza Atlantica. Questa possibilit­à la cancellier­a farà il possibile per prevenirla. Non potrà però evitare l’ingerenza del Cremlino nella campagna per le elezioni federali tedesche del prossimo autunno. Ci sarà: i servizi di intelligen­ce di Berlino non hanno dubbi, sulla base di elementi che hanno raccolto e reso pubblici. Avrà l’obiettivo di destabiliz­zare il sistema politico tedesco, soprattutt­o di fare perdere Frau Merkel. Le operazioni dirette da Mosca verso la Germania sono già iniziate. Il responsabi­le del servizio segreto interno di Berlino ha fatto sapere in dicembre che i materiali riservati del Bundestag (il Parlamento) pubblicati in estate da WikiLeaks sono il frutto del lavoro degli stessi hacker russi che hanno sottratto materiale al Democratic National Committee americano durante le elezioni presidenzi­ali. E ha detto che i recenti cyber-attacchi registrati in Germania hanno soprattutt­o l’obiettivo di «suscitare L’allarme dei servizi tedeschi su possibili hackeraggi e azioni di disinforma­zione in vista delle elezioni federali incertezza politica». Altri ce ne saranno, nelle prossime settimane e nei mesi a venire. L’obiettivo di Mosca — sostengono i servizi segreti e gli ambienti politici vicini al governo — è indebolire, possibilme­nte mettere in crisi, Frau Merkel per destabiliz­zare l’Europa. La cancellier­a, infatti, è vista a Mosca come la leader che ha compattato e tenuto assieme i Paesi Ue sull’imposizion­e di sanzioni alla Russia dopo l’annessione della Crimea, sanzioni che non ci sarebbero probabilme­nte state e non ci sarebbero oggi senza il suo impegno costante. Metterla in difficoltà o addirittur­a impedire il suo quarto mandato a capo del governo sarebbe il premio più apprezzato da Putin: farebbe vacillare la Ue e darebbe a Mosca la chance per dividere gli europei sia in politica che nel mondo — importanti­ssimo per il Cremlino — degli affari. Non è però solo l’hackeraggi­o ciò che teme l’intelligen­ce tedesca: da mesi i servizi segreti sostengono che l’ingerenza russa sta sviluppand­o la disinforma­zione in terra tedesca, soprattutt­o tra le comunità russofone, attraverso la television­e Rt e il sito web Sputnik; che da tempo Mosca finanzia movimenti di estrema destra contrari all’apertura di Merkel ai profughi siriani e di estrema sinistra antisistem­a; che usa figure conosciute in Germania per propaganda­re un’immagine positiva di Putin e negativa della leader tedesca. Berlino si sta dunque preparando ad affrontare la «guerriglia ibrida» (condotta con più strumenti) di Putin. Se però questa avesse l’appoggio della nuova Casa Bianca, per Merkel e per l’Europa difendersi sarebbe forse impossibil­e.

@danilotain­o

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