E Berlino teme blitz anti Merkel
La paura adesso è una campagna orchestrata contro Angela Merkel. Conseguenza dell’avvicinamento tra Trump e Putin con l’Europa che diventa un vaso di coccio.
dal nostro corrispondente da Berlino
Il leader politico di cui Angela Merkel si fida meno è Vladimir Putin. Quello che la farebbe disperare sarebbe il Vladimir Putin che fa un accordo con Donald Trump sulla testa degli europei e a scapito dell’Alleanza Atlantica. Questa possibilità la cancelliera farà il possibile per prevenirla. Non potrà però evitare l’ingerenza del Cremlino nella campagna per le elezioni federali tedesche del prossimo autunno. Ci sarà: i servizi di intelligence di Berlino non hanno dubbi, sulla base di elementi che hanno raccolto e reso pubblici. Avrà l’obiettivo di destabilizzare il sistema politico tedesco, soprattutto di fare perdere Frau Merkel. Le operazioni dirette da Mosca verso la Germania sono già iniziate. Il responsabile del servizio segreto interno di Berlino ha fatto sapere in dicembre che i materiali riservati del Bundestag (il Parlamento) pubblicati in estate da WikiLeaks sono il frutto del lavoro degli stessi hacker russi che hanno sottratto materiale al Democratic National Committee americano durante le elezioni presidenziali. E ha detto che i recenti cyber-attacchi registrati in Germania hanno soprattutto l’obiettivo di «suscitare L’allarme dei servizi tedeschi su possibili hackeraggi e azioni di disinformazione in vista delle elezioni federali incertezza politica». Altri ce ne saranno, nelle prossime settimane e nei mesi a venire. L’obiettivo di Mosca — sostengono i servizi segreti e gli ambienti politici vicini al governo — è indebolire, possibilmente mettere in crisi, Frau Merkel per destabilizzare l’Europa. La cancelliera, infatti, è vista a Mosca come la leader che ha compattato e tenuto assieme i Paesi Ue sull’imposizione di sanzioni alla Russia dopo l’annessione della Crimea, sanzioni che non ci sarebbero probabilmente state e non ci sarebbero oggi senza il suo impegno costante. Metterla in difficoltà o addirittura impedire il suo quarto mandato a capo del governo sarebbe il premio più apprezzato da Putin: farebbe vacillare la Ue e darebbe a Mosca la chance per dividere gli europei sia in politica che nel mondo — importantissimo per il Cremlino — degli affari. Non è però solo l’hackeraggio ciò che teme l’intelligence tedesca: da mesi i servizi segreti sostengono che l’ingerenza russa sta sviluppando la disinformazione in terra tedesca, soprattutto tra le comunità russofone, attraverso la televisione Rt e il sito web Sputnik; che da tempo Mosca finanzia movimenti di estrema destra contrari all’apertura di Merkel ai profughi siriani e di estrema sinistra antisistema; che usa figure conosciute in Germania per propagandare un’immagine positiva di Putin e negativa della leader tedesca. Berlino si sta dunque preparando ad affrontare la «guerriglia ibrida» (condotta con più strumenti) di Putin. Se però questa avesse l’appoggio della nuova Casa Bianca, per Merkel e per l’Europa difendersi sarebbe forse impossibile.
@danilotaino