Corriere della Sera

«La prevenzion­e c’è e funziona ma siamo fermi ai tempi delle Br»

- Virginia Piccolillo

Procurator­e Carlo Mastelloni, il capo della polizia dice che dobbiamo aspettarci un attentato. Da magistrato esperto di terrorismo, e capo della Procura di Trieste, cosa ne pensa?

«Mi pare un’ovvietà. Avrei detto la stessa cosa. Non abbiamo la palla di cristallo».

Quindi mettiamo le mani avanti?

«La prevenzion­e c’è. Il problema è che dal 2001 in poi lottiamo contro gli attentati ma siamo ancora legati agli schemi di contrasto al terrorismo stile Br. L’antagonist­a, invece, è cambiato. Ma non c’è stato un programma a lungo termine di formazione delle forze di polizia, ad esempio, per lo studio dell’arabo. E per tradizione non abbiamo una scuola di infiltrazi­one».

Il ministro dell’Interno Minniti vuole una cabina di regia anti Isis.

«Lui conosce questi temi.

Magistrato Carlo Mastelloni, 66 anni, è procurator­e capo a Trieste

È un’ottima idea. Va fatta un’analisi complessa. Abbiamo avuto due momenti nel terrorismo islamico: prima bin Laden e ora, a distanza di anni, l’Isis che in Siria sta perdendo le roccaforti e quando avrà perso anche la guerra subirà una diaspora e darà il via ad altri tipi di aggregazio­ne. Certo, serve anche altro». Ovvero? «Denaro, la polizia non può rincorrere i terroristi senza benzina. E poi bisogna capire la loro mentalità. Magari servendosi di stranieri».

Poliziotti stranieri anti Isis?

«Reparti ad hoc, reclutando immigrati qui già da qualche anno».

Pensa che la linea dura sui clandestin­i possa aumentare il pericolo terrorismo?

«Credo che non c’entri nulla. Non credo alle pianificaz­ioni internazio­nali. Sono cellule».

Fino a ora, non abbiamo avuto attentati. Capacità della nostra intelligen­ce, fortuna o taciti accordi?

«Non credo ci sia un lodo che ci lascia immuni. Quella in corso è una guerra di religione tra sciiti e sunniti: una galassia troppo complicata per stringere patti. Semmai credo che finora il nostro Paese sia stato funzionale alla logistica (trovare documenti o altro), o al passaggio verso altri Paesi. In questa ottica rinforzere­i il lavoro di intelligen­ce in Croazia o in Macedonia».

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