Corriere della Sera

Baretta: «Le risorse ci sono, vanno divise tra gli enti La regia in mano a Boschi»

- di Enrico Marro

Mentre oggi si svolgono le elezioni indirette in più di 30 Province, gli stessi enti, col sostegno dei sindacati, lamentano i tagli dei fondi loro destinati e lanciano l’allarme: non possiamo chiudere i bilanci, rischiamo il fallimento. Il governo che fa?

«Il governo Renzi — risponde il sottosegre­tario all’Economia, Pier Paolo Baretta — è già intervenut­o nella legge di Bilancio 2017, che ha previsto un fondo da un miliardo per gli

enti territoria­li, che ha proprio lo scopo di ridurre i tagli previsti. Adesso il governo Gentiloni farà il previsto decreto della presidenza del Consiglio per ripartire lo stesso fondo».

Le Province temono però che a loro andranno le briciole rispetto alle risorse destinate a Regioni e Comuni.

«Si tratta di un timore infondato. La ripartizio­ne sarà infatti concordata con tutti gli enti territoria­li. Il confronto era cominciato a Palazzo Chigi

sotto la regia dell’allora sottosegre­tario alla presidenza Claudio De Vincenti e proseguirà ora con Maria Elena Boschi per arrivare a una soluzione condivisa».

Le Province chiedono anche risorse aggiuntive per far fronte alle spese di loro competenza in materia di strade e scuole. Ci sarà un decreto legge per accontenta­rle?

«Già l’anno scorso la questione è stata risolta con un provvedime­nto che ha stanziato

100 milioni prelevando­li dalle risorse in capo all’Anas. Il governo discuterà nei prossimi giorni di questa ulteriore richiesta per il 2017 e troveremo una soluzione». Non c’è quindi il rischio che le Province falliscano?

«Mi sembra un allarme ingiustifi­cato anche se le loro preoccupaz­ioni vengono considerat­e con attenzione. Tra l’altro, con il decreto Milleproro­ghe di fine anno, abbiamo spostato al 31 marzo il termine per l’approvazio­ne dei bilanci, proprio per una definizion­e del quadro finanziari­o che eviti problemi. Il governo non ha abbandonat­o le Province».

Il fatto che ogni anno si debbano trovare fondi per limitare i tagli e aggiungern­e altri per le necessità delle Province non è la dimostrazi­one che la riforma Delrio, che doveva abolirle, è stata un’operazione di facciata?

«No. Le nuove Province, ora guidate da sindaci, sono diventati enti molto più responsabi­li. Certo, la loro riforma si iscriveva in un disegno più ampio di riforme istituzion­ali che ha subito una battuta d’arresto col referendum del 4 dicembre. Ma non si tornerà indietro, alle vecchie Province. Spetta ai sindaci portare avanti il disegno riformator­e, a cominciare dalla razionaliz­zazione delle partecipat­e».

L’allarme è infondato, si troverà una soluzione Spetta ai sindaci proseguire nella riforma

 ??  ?? Chi è Pier Paolo Baretta, 67 anni, sottosegre­tario al ministero dell’Economia dal 2013
Chi è Pier Paolo Baretta, 67 anni, sottosegre­tario al ministero dell’Economia dal 2013

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