Berlusconi tiene la Lega sul filo E per le elezioni prende tempo
L’ipotesi che la Consulta lasci il doppio turno lo induce alla prudenza. Parisi si riavvicina
Di tutto ha voglia Silvio Berlusconi tranne che di mettersi a trattare, da una posizione di svantaggio, con un aggressivo Matteo Salvini che anche ieri con un tweet lo ha dipinto come amico della Merkel rivendicando per sé la vicinanza a «Putin, Trump, Le Pen». Eppure sa, l’ex premier, che la situazione politica è talmente fluida da non permettere strappi ufficiali né rotture definitive con la Lega e Fdi, con i quali FI governa in tre Regioni e con le quali si dovrà trovare un’intesa in vista delle amministrative di primavera che obbligano i partiti ad andare in coalizione.
Non a caso, il leader azzurro ha in programma dalla prossima settimana incontri e riunioni di partito per «decidere quale linea prendere su partito e legge elettorale». Il momento infatti è delicato: non c’è ancora certezza su quale sarà alla fine la decisione della Consulta sulla legge elettorale, e anche in FI si ascoltano con attenzione le voci che danno per possibile una sorpresa: il mantenimento del doppio turno nell’impianto dell’Italicum. Se così fosse, cambierebbe decisamente il quadro, e sarebbe molto più difficile giungere ad un sistema su base proporzionale con piccolo premio di maggioranza alla lista o coalizione vincente, l’ipotesi più in voga in questi giorni nei contatti molto informali fra i partiti, e gradita a Berlusconi.
Per questo il leader azzurro si muove, come spesso fa, tenendo tutte le porte aperte. E cercando di rafforzare la sua posizione. In questa chiave va letto il riavvicinamento con Stefano Parisi, che ieri in un’intervista a Repubblica ha confermato che la strada del suo movimento «Energie per l’Italia» e quella di FI procederanno parallelamente, verso un obiettivo comune, che è il rafforzamento dell’area centrista. Per correre in futuro da soli, magari guardando a larghe intese nel prossimo Parlamento, o per avere più peso al tavolo degli accordi di coalizione con Lega e FdI, che potrebbero alla fine rivelarsi obbligati, alle amministrative come alle Politiche?
Berlusconi non può ancora deciderlo e non lo fa, guadagna tempo e cerca di dare linfa al suo partito. Raccontano che si stia occupando direttamente di «temi concreti», dalle «nuove povertà» al Fisco, all’immigrazione. Ha dato la sua benedizione a un forum che si terrà domani a Palazzo Marino, organizzato da Maria Stella Gelmini, con rappresentanti di sindacati e categorie