Baptiste, l’attivista che gira il mondo mangiando solo cibi scaduti
DAL NOSTRO CORRISPONDENTE yogurt scaduti. La traversata dell’Atlantico fino a New York è la nuova iniziativa decisa da Dubanchet per sensibilizzare l’opinione pubblica sul problema degli sprechi. Un francese getta nella spazzatura in media 20 chili di alimenti all’anno, dei quali 7 sono ancora imballati. La carne e altri prodotti destinati alla conservazione in frigorifero sono contrassegnati dalla Dlc, la «data limite di consumo» che va in effetti osservata; ma secondo Dubanchet non c’è motivo di attenersi con scrupolo alla Dluo, la «data limite di utilizzazione ottimale» indicata come vogliono le regole dell’Unione Europea su ogni confezione, ma al di là della quale gli alimenti restano vendibili e commestibili. A suo dire la data di scadenza genera la convinzione — sbagliata — che dopo il giorno indicato l’alimento sia sempre inutilizzabile. Per questo Dubanchet ha lanciato una petizione per l’abolizione della Dluo su scala europea: per adesso le adesioni online sono 128. Non moltissime, ma lui spera di attirare maggiore attenzione con la traversata. Dopo essere arrivato a Gibilterra in bicicletta, salperà alla volta della costa americana a bordo di una barca di sette metri e mezzo mossa a pedali. In cambusa, 100 chili di cibo scaduto, dei quali 40 liofilizzati: Baptiste ha disidratato alcuni alimenti, per esempio le carote, e li conserverà sotto vuoto a temperatura ambiente. Ri-aggiungendo l’acqua, le carote dovrebbero ritrovare il loro gusto vintage. «Riso o lenticchie sono alimenti secchi e i batteri quindi non si possono sviluppare, anche dopo 10 o 20 anni sono ancora buoni», assicura il ragazzo. E per dimostrarlo, il primo cibo che mangerà sul pedalò sarà una confezione di riso con la scritta «da consumarsi preferibilmente entro il luglio 2006». «Se pensate che sia una follia mangiare per tre mesi cibi scaduti, pensate che viviamo in un mondo dove produciamo alimenti sufficienti per tutti, ma poi li buttiamo nella spazzatura».