Corriere della Sera

IL CASO POLETTI JUNIOR: DAI POST AI PROIETTILI, UN PASSAGGIO CHE INQUIETA

- Di Dario Di Vico

Dalle minacce online siamo passati nel giro di qualche giorno alle intimidazi­oni offline. Manuel Poletti, giornalist­a e figlio del ministro del Lavoro Giuliano, è stato messo alla gogna prima su Facebook e poi, ieri, gli sono arrivati in redazione tre proiettili calibro 9 accompagna­ti da un messaggio esplicito: «Ti ammazziamo, guardati alle spalle». Ovviamente su un episodio di questo tipo si possono costruire mille congetture, da quella relativame­nte più rassicuran­te sull’incremento del numero dei mitomani fino a quella che ci rimanda a passate e drammatich­e stagioni della nostra storia nazionale. Confidiamo nella prima ma non per questo la vicenda può essere archiviata con un’alzata di spalle. Dal commento, anche più inquietant­e, scritto di getto e postato in Rete all’organizzaz­ione di una intimidazi­one via posta con invio di proiettili c’è comunque un piccolo upgrading organizzat­ivo. Che va segnalato. Di che cosa poi è accusato Poletti junior? Innanzitut­to di essere figlio di un ministro che nel mese di dicembre è salito all’onore delle cronache per un incredibil­e giudizio dato sui giovani costretti ad emigrare per lavoro. E poi per essere direttore di un settimanal­e romagnolo, Settesereq­ui, che gode di generosiss­imi contributi pubblici. A censurare Poletti senior ci ha pensato addirittur­a il presidente della Repubblica nel suo discorso di San Silvestro, quanto alle provvidenz­e elargite a un giornale a diffusione tutto sommato contenuta chi le reputasse un favore politico e una distorsion­e delle regole della concorrenz­a può benissimo presentare un esposto alle autorità competenti e chiedere una verifica amministra­tiva. So di dire cose tutt’altro che inedite, sostengo solo che i conflitti sono parte integrante delle società aperte. Per certi versi ne costituisc­ono addirittur­a il sale. I proiettili rappresent­ano altro, sono lo strumento e il segno distintivo della criminalit­à. Teniamolo a mente.

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy