Corriere della Sera

Bacca si sveglia appena in tempo Il Milan continua la corsa vincente

I rossoneri faticano col Cagliari: ci pensa all’88’ il colombiano che non segnava da 3 mesi

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Che fatica tornare al lavoro. La sindrome da ripresa dalle ferie si è fatta sentire anche a San Siro: il Milan, così come Napoli, Inter e Lazio, deve aspettare gli ultimi secondi per battere il Cagliari, vincere la sua partita e restare nel gruppo di chi sogna un posto in Europa (ora i rossoneri, con una gara in meno, sono quinti, a un punto dalla Lazio e a due dal Napoli).

Insidie in gran parte prevedibil­i della prima gara dopo la sosta, che il Milan negli ultimi due anni non era stato in grado di gestire. Questa volta sì, pur tra gli stenti, e il merito va al risveglio del bell’addormenta­to Carlos Bacca, che riesce a scardinare un Cagliari ben deciso, con un coperto 4-5-1, a frenare la valanga di gol incassati (ora 43).

Sarà anche come dice Montella («Ci sono giocatori che possono piacere anche se non fanno gol, e altri come lui che piace solo quando segna»), ma il colombiano fin lì era stato uno dei peggiori in campo, sfasato, impreciso (come sul tiro fuori in avvio di partita). Poi, all’88’, sul destro, gli arriva la palla giusta, fornita da un Lapadula così caparbio da inventarsi un assist anche seduto a terra, per interrompe­re il digiuno durato 594’, il più lungo della carriera.

Bacca non segnava dal 2 ottobre (rigore al Sassuolo) e dopo di allora era rimasto fuori per un infortunio, aveva visto esplodere Lapadula e aveva sbagliato un gol facile a Doha. Ora che ha segnato il settimo stagionale, il popolo milanista si augura riprenda i ritmi consueti.

Il merito più importante, però, va forse proprio a Montella che nel finale di una gara che il Milan aveva controllat­o nel gioco ma senza mai essere pericoloso (nonostante il record di 29 tiri), quando San Siro si stava già chiedendo se i

MILANO

«Sembrava il 4-2-4 del Brasile di Santana!» esclama in preda all’euforia Adriano Galliani mentre incrocia Montella dopo il successo sul Cagliari al fotofinish: «36 punti in 18 partite sono una media da Champions» gongola l’ad. «Abbiamo sofferto molto ma hanno sofferto anche le inseguitri­ci». Montella (foto) riconosce la fatica patita dalla sua squadra («avremmo dovuto avere più velocità negli ultimi 30 metri e cercare di sbloccare prima la gara») e si prende i meriti per aver osato schierare nel finale, con l’inseriment­o di Lapadula, quattro punte: «Qualche volta bisogna rischiare...». Si sblocca Bacca dopo un’astinenza lunga oltre cento giorni: «Non sono andato via quando la squadra andava male, ora resto qui. Mi sento parte del progetto, son venuto qui per portare il Milan in Europa» chiarisce il centravant­i. Peccato non poter rinforzare la squadra. «Il Condor è andato in pensione» dice scherzando, ma non troppo, Galliani. «Keita? È un grande esterno ma il

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