Corriere della Sera

Belotti sfiora il capolavoro ma il Torino non sfonda

Solo 0-0 col Sassuolo, Europa più lontana. Il Gallo resta nonostante la mega offerta dell’Arsenal

- Sassuolo Torino 0 0 r. s.

Belotti prova a distrarsi dalle sirene dell’Arsenal, rischia di segnare in rovesciata il gol della stagione, ci prova in tutti i modi ma alla fine il Toro non sfonda col Sassuolo e perde terreno nella corsa all’Europa. Il «Gallo» preferisce il granata al rosso dei fucilieri londinesi: «Non mi monto la testa. La Premier? Penso solo al Torino». Anche perché il presidente Urbano Cairo lo ha blindato nonostante la corte di Wenger e la fragorosa offerta di 65 milioni: «Su Belotti abbiamo messo una clausola da 100 milioni e non prendiamo in consideraz­ione nessuna offerta al di sotto». rossoneri avevano un problema là davanti dopo le gare senza reti con Roma e Atalanta, si gioca il tutto per tutto: toglie Bonaventur­a (non in gran serata), continuand­o a dare fiducia a Niang (che però non ricambia), soprattutt­o inserisce Lapadula al posto di Pasalic, tentando un offensivo 4-2-4 che il presidente Berlusconi avrà apprezzato. Gli è andata bene.

Ora il prossimo obiettivo è recuperare anche Niang: Montella elogia il suo impegno, ma lo sprint è spento e la precisione non è mai stata la specialità della casa (nel secondo tempo su spizzata di testa di Bacca, mette fuori da due passi). Se il Milan vuole continuare a restare in media Champions ha bisogno di più velocità e più varietà di gioco: ieri Montella ha riproposto il tridente doc (Suso, Bacca, Niang) che non si vedeva dal derby, ma per

Come dire, il gioiello resta dov’è. E accanto a lui ora c’è anche il nuovo acquisto Iturbe, entrato ieri solo a metà ripresa al posto di un dimesso Ljajic.

Ma è nel primo tempo che il Toro dà spettacolo, con 15 tentativi a rete, compresa l’acrobazia di Belotti su traversone di Zappacosta, un’altra gemma della squadra di Mihajlovic. Il Sassuolo, che si affida al nuovo acquisto Aquilani, regge l’urto e interrompe un’allarmante sequenza di 3 sconfitte assestando­si a +8 dal blocco retrocessi­one. Nella ripresa Di Francesco si fa più spavaldo e nel finale rilancia Berardi, dopo cinque mesi di stop. I neroverdi sfiora- no il gol beffa con un colpo di petto di Ragusa, intercetta­to da Hart e con una traversa di Ragusa, colto in fuorigioco. Niente a confronto con il catalogo di opportunit­à per il Toro che però esce dal Mapei con zero gol e un punto, troppo poco anche per Cairo: «La squadra ha un grande potenziale ed è logico che Mihajlovic pretenda sempre il massimo: 29 punti sono pochi per andare in Europa League, anche se in senso assoluto sono un buon risultato perché è il nostro record in un campionato con i tre punti. Ma si può e si deve fare meglio». Duello Belotti e Letschert (Ansa)

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