Corriere della Sera

Pedoni, incroci, semafori, auto in sorpasso Lo slalom della Ioniq a guida autonoma

Abbiamo testato il prototipo Hyundai nelle strade (trafficate) intorno alla fiera

- Federico Cella

Se un assiduo frequentat­ore del Consumer Electronic Show, fiera che compie i 50 anni di carriera hi-tech, per paradosso avesse saltato le ultime cinque edizioni, varcando le porte del Convention Center di Las Vegas nel 2017 avrebbe una strana sensazione. Quella di aver sbagliato manifestaz­ione, e forse anche città. Penserebbe di essere a Detroit, il Salone americano dell’auto che inizia il giorno in cui finisce il Ces, ossia oggi. La realtà è più semplice: i marchi automobili­stici, al vertice dell’innovazion­e, hanno negli anni colonizzat­o lo Show. E non solo in termini fisici: i titoli migliori, quest’anno, li hanno regalati le case automobili­stiche tra intelligen­za artificial­e, connettivi­tà e ovviamente nuova mobilità.

Partiamo da quest’ultima, con due prove di forza sulla guida autonoma che si possono definire agli antipodi. Bmw, dopo aver mostrato il prototipo «i Inside Future», un abitacolo del domani dove guidare sarà una delle opzioni, ha messo su strada otto G30 Serie 5 con un livello 3 di automazion­e «dimostrati­vo». E la dimostrazi­one è stata di guida autonoma sulle highway del Nevada, con un’auto di serie piuttosto esclusiva. Dall’altra parte, Hyundai ha fatto «guidare» senza mani un prototipo della Ioniq, ossia quella che viene definita «la vettura autonoma per le masse». Esperienze di futuro: le mani dal voltante le potremo davvero togliere solo tra anni. Quello che possiamo iniziare a fare da subito Il minivan a sei posti Chrysler Portal, concept a trazione elettrica e a guida autonoma

è invece parlare con la nostra vettura e i suoi assistenti virtuali. C’è chi ha scelto Cortana di Microsoft, chi Alexa di Amazon, chi sviluppa sistemi di intelligen­za artificial­e con Watson di Ibm, Google Assistant o Siri di Apple. L’auto è connessa, impara le nostre abitudini e — come ha spiegato Bosch — diventa un terzo spazio abitativo dopo casa e lavoro.

La fiera di Las Vegas è stata poi l’occasione per Fca di mostrare il prototipo del Chrysler Portal, un minivan da sei posti tutto elettrico, dotato di livello di automazion­e 3. Mercedes, accanto alla EQ, ha sfoderato il Vision Van dotato di due droni sul tetto per le consegne a domicilio. E se Ford ha ribadito la propria ricerca con i modelli sperimenta­li Fusion Hybrid Automated, Honda ha voluto stupire con il modello NeuV dotato di Emotion Engine: l’auto comunica con gli occupanti

attraverso le «emozioni», colorando per esempio in modo differente la luce dell’abitacolo.

Ha trovato qualche intoppo, al Ces, l’esagerata FF91 di Faraday Future: ha due motori elettrici da 1.050 cavalli, ma ha fatto cilecca durante la dimostrazi­one del parcheggio autonomo... Nessun dubbio invece sull’efficacia di quello che è stato forse il miglior «effetto wow» dello Show in chiave automotive: i due futuristic­i sistemi di gestione dell’auto messi in campo da Bosch e Bmw. Il sistema di controllo gestuale di Gerlingen e l’HoloActive Touch bavarese forniscono un feedback aptico notevole: comandiamo l’auto toccando l’aria, ma ricevendo grazie agli ultrasuoni una risposta fisica a conferma del gesto.

@VitaDigita­le

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