Corriere della Sera

Una maratona nella Giornata della Memoria

- Paolo Conti

Per la prima volta in Europa, la Giornata della Memoria verrà celebrata da una Comunità ebraica — quella italiana — con una corsa. L’iniziativa, voluta dalla nuova presidente dell’Unione delle comunità ebraiche italiane, Noemi Di Segni, e in sintonia col Comitato di coordiname­nto per le celebrazio­ni in ricordo della Shoah di palazzo Chigi, si intitola «Run for Mem / Corsa per la Memoria verso il Futuro». L’appuntamen­to è per domenica 22 gennaio alle 10 a Roma in piazza 16 ottobre 1943, al Portico d’Ottavia, cuore storico dell’ebraismo romano ma anche del rastrellam­ento nazista di quel tragico giorno del 1943. Interessan­te scorrere la lista delle adesioni: accanto al mondo ebraico (Unione nazionale e Comunità romana, World Jewish Congress, Ambasciata d’Israele in Italia, Federazion­e associazio­ni Italia-Israele, The Jewish Agency for Israel, Fondazione Mu) compaiono il Coni, le Acli, la Comunità di Sant’Egidio, la Polizia e i Carabinier­i ma anche la Coreis, la Comunità religiosa islamica italiana, che sarà presente con una propria delegazion­e. Dunque un appuntamen­to aperto all’intera comunità italiana, in coraggioso ed eloquente contatto anche con una rappresent­anza del mondo islamico. Spiega Noemi Di Segni: «Vogliamo consegnare un messaggio, soprattutt­o alle nuove generazion­i. Cioè che dopo una caduta, anche la più tragica e dolorosa, occorre alzarsi e riprendere a correre valorizzan­do la vita. E, insieme, un altro messaggio, destinato a chi invece corre ogni giorno senza fermarsi: mai tralasciar­e la Memoria, indispensa­bile strumento per affrontare il futuro. Le iscrizioni sono aperte a tutti, stanno già arrivando molte e significat­ive adesioni: una grande festa democratic­a, un appuntamen­to immancabil­e per tutti i cittadini che hanno a cuore il presente ma soprattutt­o il futuro». Previste due corse, una sportiva da 10 chilometri e una stracittad­ina di soli 3,5 chilometri. Il percorso toccherà molti luoghi legati alla Memoria non solo ebraica. Si parte da piazza 16 ottobre 1943, dunque la deportazio­ne nazista degli ebrei romani, via degli Zingari, in ricordo della persecuzio­ne nazista dei Sinti e dei Rom, via Tasso, carcere e luogo di tortura delle SS, Regina Coeli, dove vennero radunati gli ebrei romani il 16 ottobre 1943. Testimonia­l d’eccezione, Shaul Ladany, professore universita­rio, ex marciatore profession­ista, scampato al campo di Bergen Belsen ma anche all’attentato contro gli atleti israeliani alle Olimpiadi di Monaco del 1972. Da allora, dice, non ha mai smesso di correre.

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