Legge sulla concorrenza, dopo due anni il rilancio
Riunioni a Palazzo Chigi sul ddl varato nel febbraio 2015. Il freno delle assicurazioni
Tra le priorità del governo Gentiloni c’è anche il disegno di legge sulla concorrenza. È il risultato di una serie di riunioni avvenute ieri a Palazzo Chigi tra lo stesso presidente del Consiglio, insieme con la sottosegretaria Maria Elena Boschi e i capigruppo del Pd alla Camera e al Senato, Ettore Rosato e Luigi Zanda. Era il 20 febbraio 2015 quando il governo Renzi varò il ddl per aumentare la competitività e aprire i mercati in alcuni settori: dalle assicurazioni alle farmacie dalle professioni (notai e avvocati) al turismo, dai trasporti all’energia. Un corposo pacchetto di misure, in origine molto ambiziose, che poi sono state attenuate, anche per il peso delle lobby. Ma da allora sono passati quasi 2 anni (per la precisione 690 giorni) e la proposta ha superato solo il varo della Camera (il 7 ottobre del 2015), ma è rimasta impantanata in Senato, pur avendo ottenuto semaforo verde dalla Commissione Industria di Palazzo Madama. E anche se fosse calendarizzato e approvato nelle prossime settimane dal Senato, il ddl dovrebbe tornare a Montecitorio per il varo definitivo. Del disegno di legge si è parlato sempre ieri anche in un’altra riunione coordinata proprio dal ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda, che vorrebbe farlo approvare «il più rapidamente possibile». Uno dei relatori, Salvatore Tomaselli (Pd), ricorda che «da luglio 2016 il ddl è pronto per essere discusso e approvato in aula». L’altro relatore, Luigi Marino (Ncd-Centristi per l’Italia) ripete: «Il provvedimento è pronto». A fare cadere nelle sabbie mobili la legge sembra siano state soprattutto le nuove norme sulla Rc auto.