Corriere della Sera

Grillo con Farage Tre eurodeputa­ti pronti a lasciare

Il leader deve piegarsi per essere riaccolto nello Ukip. Sacrificat­o Borrelli, in ascesa Pittarello Come segnale di pace il blog rilancia il referendum sull’euro. Di Maio: voterei per l’addio

- di Alessandro Trocino

ICinque Stelle continuera­nno a far parte del gruppo degli euroscetti­ci (Efdd) al Parlamento Ue. Raccoglien­do i cocci. Beppe Grillo ricuce lo strappo con Farage dopo il «no» all’ingresso tra i liberali dell’Alde. Tre parlamenta­ri M5S minacciano un possibile addio (con lo scoglio della penale da 250 mila euro prevista dal codice di comportame­nto).

Ancora insieme, raccoglien­do i cocci. I Cinque Stelle continuera­nno a far parte del gruppo Efdd al Parlamento europeo.

Una giornata convulsa, quella dei pentastell­ati, che non comincia sotto i migliori auspici. A Bruxelles la riunione degli eurodeputa­ti M5S si trasforma in un confronto più che acceso. Volano accuse, prese di posizione. I malumori sono altissimi, si rincorrono voci di strappi clamorosi. Tre parlamenta­ri del Movimento — tra cui Dario Tamburrano che su Facebook scrive un post durissimo — minacciano un possibile addio (con lo scoglio della penale da 250mila euro prevista dal codice di comportame­nto). Il triumvirat­o che in questi ultimi mesi ha deciso la linea, quello composto da David Borrelli, Fabio Massimo Castaldo e Laura Ferrara viene preso d’assalto. Nel mirino c’è soprattutt­o Borrelli (assente alla riunione), l’uomo della trattativa con Alde, il braccio destro di Davide Casaleggio (finito anche lui sulla graticola dei falchi) a Bruxelles. I deputati chiedono che non sia più lui a dettare linea e condizioni, vogliono un ridimensio­namento. Qualcuno (anche tra gli attivisti sui social) medita addirittur­a di chiedere le dimissioni o il recall, ossia la possibilit­à su richiesta della base di sostituire un deputato. Nel gioco degli equilibri interni salgono le quotazioni di Piernicola Pedicini, ma è soprattutt­o il plenipoten­ziario di Grillo in Europa, Filippo Pittarello, il capo del personale, che pare beneficiar­e della vicenda.

Parallelam­ente in mattinata si svolgono trattative con lo Ukip per evitare di finire nel gruppo dei non iscritti e diventare irrilevant­i in Europa. E non è un caso che sia proprio il nucleo guidato da Pittarello e Cristina Belotti (ex dipendente della Casaleggio associati, da anni a Bruxelles, etichettat­a dal blog come capo della comunicazi­one europea) quello a cui tocca presenziar­e nel summit via Skype con gli inglesi e i vertici del Movimento. Lunedì sera Nigel Farage sonda il terreno per una tregua con diversi eurodeputa­ti pentastell­ati, quelli più vicini alle sue posizioni:

vuole capire i margini dell’incontro e chiede che dalla delegazion­e sia escluso Borrelli. Grillo e Davide Casaleggio si confrontan­o con lui intorno alle 14. Il leader Ukip detta le condizioni: chiede che Borrelli lasci la co-presidenza del gruppo e che da parte del Movimento ci sia una sorta di pubblico ritrattame­nto delle posizioni antiFarage, con una conferma della battaglia contro l’euro. Solo dopo pranzo la trattativa è data in discesa e i Cinque Stelle possono tirare a malincuore un sospiro di sollievo.

Ma alla riunione del gruppo Efdd in programma alle 15 la tensione rimane alta. «Questa era l’unica opzione possibile secondo me è avevo avvertito i miei colleghi in privato perché non amo fare le dichiarazi­oni su Facebook come tanti, io voglio bene al Movimento», attacca Marco Valli prima di entrare in sala. «Questo gruppo ha le nostre stesse posizioni in materia economica: per condurre davvero le nostre battaglie non basta un po’ di flessibili­tà». Arriva anche Tamburrano che dribbla chi gli chiede di un eventuale addio: «Sono questioni che vanno discusse collegialm­ente, non sono solo opinioni personali». Dopo trentun minuti dalla sala parte un applauso liberatori­o.

In serata il blog annuncia con un post la fumata bianca: Grillo propone di nuovo il referendum sull’euro e a dar man forte al garante ci pensa Luigi Di Maio: «Io voterei per un’uscita».

Niente presidenza

Borrelli, che aveva condotto la trattativa fallita, non sarà più co-presidente

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy