Hollande apre alla mossa francese di Fincantieri
L’acquisizione di Saint-Nazaire. Gentiloni all’Eliseo: non ha futuro un’Europa concentrata sui bilanci e non sul lavoro
Prima visita nelle capitali europee di Paolo Gentiloni in qualità di presidente del Consiglio, e come tradizione la scelta cade su Parigi (seguiranno Londra, Berlino e Madrid) «in omaggio all’amicizia tra i nostri due Paesi», dice il capo del governo italiano al termine del colloquio all’Eliseo con il presidente della Repubblica uscente, François Hollande.
Prima di arrivare alle frasi ormai rituali di Hollande sul rilancio dell’Europa e sulla crescita, il presidente francese e il premier italiano hanno subito affrontato la questione dei cantieri navali STX France di Saint-Nazaire.
Il gruppo italiano Fincantieri ha presentato un’offerta per l’acquisizione della filiale francese, in ottima salute, del gruppo sudcoreano STX Offshore and Shipbuilding che invece si trova in difficoltà finanziarie. Il Tribunale di commercio di Seul ha indicato in Fincantieri il soggetto per condurre trattative esclusive.
Prendendo la parola per primo in modo da fare gli onori di casa, Hollande ha detto di avere parlato con Gentiloni «dell’avvenire di STX con la partecipazione possibile di Fincantieri. Per noi questa è un’ipotesi molto seria».
Il presidente è intervenuto così per la prima volta in una questione importante per la politica francese. Il 22 e il 29 gennaio si terranno le primarie della sinistra per designare il candidato della gauche all’Eliseo, alcune voci chiedono la difesa degli interessi francesi e un’opposizione decisa dello Stato all’offerta italiana
Hollande invece si è dichiarato favorevole alla soluzione Fincantieri: «Lavoriamo in questa direzione», ha detto, evocando però «la volontà che lo Stato francese possa restare non solo un azionista di minoranza, ma dotato anche della facoltà di blocco».
In sostanza, come sempre Hollande sceglie la via del compromesso: sì agli italiani, ma conservando voce in capitolo sulle scelte strategiche, in particolare quanto ai posti di lavoro. Il presidente del Consiglio italiano Gentiloni si è detto sicuro che «arriveremo a una soluzione, come è normale tra due Paesi così vicini». E più in generale: «Non esiste futuro per un’Europa concentrata sul bilancio e non sul lavoro».
L’apertura con riserva di Hollande non basta comunque al candidato Arnaud Montebourg, ex ministro e campione del patriottismo economico, che chiede una nazionalizzazione di Saint-Nazaire «magari temporanea, per negoziare in posizione di forza». All’Eliseo, infine, nessuno ha pronunciato in pubblico le parole Vivendi e Mediaset.