Ambiente, Hera si prende la trevigiana Aliplast
( fr.bas.) Il corteggiamento durava da mesi. Il gruppo Hera già oggi potrebbe chiudere con la trevigiana Aliplast acquisendone una quota di maggioranza. Fonti vicine al dossier spiegano che ormai è questione di ore. Oggi la multiutility guidata da Tomaso Tommasi di Vignano ( foto) — che ha come soci 118 Comuni, situati principalmente in Emilia Romagna e nel Triveneto, con una quota complessiva pari al 51,3%, — presenterà anche il nuovo piano industriale e secondo alcuni analisti sarà all’insegna di nuove aggregazioni lungo tutta la filiera. La nuova acquisizione punta a far crescere il gruppo, che è tra i leader nel settore dell’ambiente, sul fronte del riciclo e del recupero per aumentare l’impegno nella promozione dell’economia circolare. L’operazione segue il filo rosso delle acquisizioni di Waste Recycling (Toscana) e degli asset ambientali di Geo Nova (Veneto) concluse a fine 2015. Aliplast, azienda di Ospedaletto di Istrana (Treviso) fondata nel 1982 da Roberto Alibardi, è considerata un’eccellenza nella raccolta di rifiuti industriali plastici e nel riciclo e produzione di polimeri rigenerati. Ha un fatturato annuo di circa 100 milioni ed è la capofila di un gruppo con aziende a Zero Branco, Quinto e fuori dal trevigiano in provincia di Novara, Modena e Perugia, oltre a filiali in Francia, Spagna e Polonia.
Blackrock punta sulla banda larga di Linkem
( f.d.r.) Blackrock è pronta a puntare 50 milioni di euro sulla banda larga in Italia. Il fondo americano, il più grande al mondo con oltre 5 mila miliardi di dollari di patrimonio gestito, avrebbe manifestato l’intenzione di entrare nel capitale di Linkem, la società italiana guidata da Davide Rota e controllata dai fondi statunitensi Leucadia e Ramos, specializzata nei servizi Internet su banda larga con tecnologia radio Lte (l’ex Wimax), che ha convocato l’assemblea la prossima settimana. Linkem possiede una propria rete a Roma, Livorno, Bologna, Firenze, Pisa, Bari e ha un ritmo di avanzamento piuttosto sostenuto con l’obiettivo di coprire l’80% della popolazione italiana entro metà di quest’anno (oggi è al 60% circa). La nuova finanza che arriverà da Blackrock e dagli attuali soci, i quali verseranno altri 50 milioni di euro valutando tutta Linkem circa 700 milioni, servirà ad accelerare i piani di sviluppo.
Technogym, Arle Capital lascia
(fr.bas.) Il fondo Arle Capital Partners ha ceduto il proprio pacchetto di 22,5 milioni di azioni, pari all’11,25% circa di Technogym a un prezzo unitario di 4,45 euro per azione per un importo complessivo di circa 100 milioni di euro. Goldman Sachs e Mediobanca hanno curato il collocamento della quota come «joint bookrunner».
Eni, bond da 750 milioni
L’Eni ha collocato un bond a 10 anni (cedola 1,5% all’anno) del valore nominale di 750 milioni sul mercato degli Eurobond.