La Juve scopre Pjaca e Rincon Kalinic tiene in ansia la Fiorentina
Doppia vigilia: bianconeri contro l’Atalanta, i viola affrontano il Chievo
Pjaca e Kalinic: ci sono due croati in copertina nell’esordio di Juventus e Fiorentina in Coppa Italia. Per ragioni diverse. Marko Pjaca tornerà in campo dopo tre mesi di assenza per la frattura al perone e verrà impiegato, a gara in corso, da Massimiliano Allegri contro l’Atalanta. Nikola Kalinic è invece in stand-by, sospeso tra la permanenza in viola e un futuro immediato in Cina al Tianjin.
«Pjaca farà sicuramente uno spezzone, ha potenzialità straordinarie» assicura il tecnico dei bianconeri che iniziano la rincorsa alla terza vittoria consecutiva nella coppa nazionale, traguardo mai raggiunto da nessuno. «Non è tanto per il record, ma noi entriamo nella competizione e quindi dobbiamo arrivare in fondo». Per questo «andrà in campo la formazione migliore, non ci sarà grandissimo turnover». Mandzukic sarà al centro del tridente composto da Dybala e Cuadrado, mentre a centrocampo ci sarà il debutto da titolare del neoacquisto Rincon. Allegri concorda con Spalletti sulla possibilità di allenare qualsiasi squadra, senza preclusioni («Ha ragione, siamo professionisti»), non toglie i dubbi su una chiamata ricevuta dalla Cina («Lasciamo perdere, pensiamo all’Atalanta...») e sul mercato ribadisce: «Non ho chiesto nulla alla società e non mi aspetto niente a gennaio, perché bisogna prendere solo giocatori utili a migliorare la qualità tecnica della rosa, altrimenti è meglio rimanere con quelli che abbiamo, che sono molto bravi». E uno di questi è appunto Pjaca, una sorta di nuovo acquisto ancora tutto da scoprire.
Da un croato all’altro. Kalinic è un caso aperto: è stato convocato da Paulo Sousa ma difficilmente partirà titolare oggi pomeriggio contro il Chievo (al suo posto Babacar). Il tecnico portoghese è infastidito: «Io Milano conquista il derby, in trasferta a Desio, contro Cantù (79-85). Intenso e bello. Logorando i canturini (contati) nel primo tempo e strangolando nel terzo periodo gli avversari, squadra bella, purtroppo a miccia corta. Un uomo al comando assoluto per la EA7: Kruno Simon (foto, 26 punti con 4/5 da 3). Memorie di basket per il 158° derby tra Cantù e Milano, celebrato con le maglie vintage Anni 70 della Forst, di quando in Brianza arrivò il secondo scudetto. Ricordi. Ma la passione che sopravvive sulle tribune di Desio, esaurite, e nella lucidità del nuovo allenatore, Kiril Bolshakov, il neopitagorigo che ha risolto e semplificato i teoremi per un incontenibile Johnson (15 punti nel primo tempo) e compagnia danzante. Sul complesso della statua di sale che affligge ancora Milano: eccellente partenza in equilibrio tra gioco interno/esterno (4/4 da 3) con apertura di 6-13, per poi lentamente bere il calice amaro della reattività canturina, subendo l’eccellente esordio di Partitella Pjaca e Mandzukic in allenamento: contro l’Atalanta, Allegri farà giocare i due croati (LaPresse)
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penso solo a lavorare con i giocatori a disposizione, faccio l’allenatore e basta, al resto pensa la società. E non è vero che ho avuto un colloquio con Nikola, è tutto inventato. Alcuni inventano notizie per manipolare i nostri tifosi». Meglio pensare a superare gli ottavi di coppa, cosa non riuscita lo scorso anno quando i viola vennero eliminati dal Carpi. E a riprendere la marcia, in piena emergenza difensiva (assenti Astori infortunato e Gonzalo Rodriguez squalificato), dopo una sosta lunga quasi tre settimane, tra le vacanze natalizie e il rinvio per neve della sfida di domenica scorsa a Pescara.