Sfregiano la bellezza per cancellare l’identità
Rimini, addestratrice di delfini aggredita da un giovane di Capo Verde già denunciato per aggressione, stalking e maltrattamento di animali
Da millenni resiste l’idea assurda che la bellezza non sia una caratteristica, tra tante, della donna. Ma il suo unico valore. Senza bellezza, diceva il poeta, la donna non ha nulla. Sono anche qui le radici di quanti decidono di sfregiare un’ex, pensando di cancellarla. È successo a Gessica Notaro, ex Miss Romagna, grave dopo l’aggressione con l’acido a Rimini.
RIMINI Ha atteso che uscisse dall’auto, sotto casa, e l’ha chiamata per nome. Senza attendere che lei rispondesse le ha gettato sul volto acido corrosivo. Una bottiglietta intera. Poi è scappato. Il liquido è finito su occhi, fronte, guance, collo. Gessica Notaro, 28 anni, ex miss Romagna e finalista a miss Italia nel 2007, ora rischia la vista. Le ferite sono «gravi e profonde» e solo tra qualche giorno, quando verrà sciolta la prognosi al centro Grandi Ustioni dell’ospedale di Cesena dov’è ricoverata, si capirà se avrà bisogno di interventi di plastica facciale per la ricostruzione della pelle devastata dal liquido corrosivo.
Punita insomma per la sua bellezza, come accadde nell’aprile 2013 a Lucia Annibali, sfregiata con l’acido da due sicari
albanesi assoldati dal suo ex, Luca Varani. Anche in questo caso l’aggressore è l’ex compagno della ragazza, Jorge Edson Tavares, 31 anni, di Capo Verde, arrestato ieri mentre stava preparando la fuga da Rimini, dov’è avvenuta l’aggressione. Gessica lo aveva lasciato ad agosto, troncando un fidanzamento durato due anni durante i quali avevano anche convissuto, stanca delle sue continue scenate di gelosia malata, spesso violente.
Lui ha iniziato immediatamente a molestarla. Telefonate continue e ossessive, pedinamenti e appostamenti sotto casa e sul posto di lavoro, l’Acquario, dove Gessica, sportiva, appassionata subacquea e amante degli animali, lavorava come addestratrice di leoni marini. Attività di cui si era impratichita da tempo, impiegata prima come animatrice e poi come istruttrice nei parchi marini della riviera romagnola. La partecipazione a miss Italia era stata una specie di gioco, un divertimento nel tempo libero tra nuotate in vasca, ammaestrando delfini e foche, e le conduzione di serate in discoteca e spettacoli televisivi per emittenti locali.
Alta, mora, sempre sorridente nelle foto postate sul suo profilo Facebook, Gessica era approdata alla finale di Salsomaggiore dopo aver vinto il titolo di «Miss sorriso Emilia Romagna» senza però andare avanti nel concorso. Il breve ingresso nel mondo dello spettacolo le era valso qualche partecipazione in trasmissioni Mediaset e alcune foto su riviste di gossip dove era comparsa per un flirt con un tronista. Tavares lo aveva conosciuto durante una vacanza a Capo Verde e per restarle accanto, lui l’aveva seguita in Italia.
Gessica lo aveva aiutato a trovare un impiego proprio all’Acquario come «tuttofare». Era stato per un periodo anche bodyguard di Lele Mora. Ma le continue intemperanze di lui non l’avevano aiutato a farsi benvolere sul posto di lavoro. C’era stata persino un’aggressione a un collega che lo aveva denunciato.
Per segnalare il comportamento sempre più molesto del suo ex — un precedente anche per una vicenda di maltrattamenti ai suoi due cani pitbull, addestrati in modo disumano — Gessica si era rivolta alla polizia, denunciandolo per stalking. Il questore di Rimini Maurizio Improta aveva diffidato il capoverdiano (che aveva trovato un lavoretto come barista a Riccione) per il quale la procura aveva chiesto l’arresto, provvedimento però ridotto dal gip che aveva disposto il
divieto di avvicinamento alla ragazza. Misura non rispettata martedì notte quando Edson Tavares, dopo averla attesa davanti al portone come già aveva fatto altre volte, le ha gettato addosso il liquido corrosivo. Scappando subito dopo a bordo di un suv.
Gessica ha gridato, i soccorsi sono arrivati subito ed è stata portata all’ospedale Bufalini di Cesena. Scuote il capo Davide Melandri, direttore del reparto Grandi ustioni. La ragazza è «bendata, cosciente. Solo tra qualche giorno potremo chiarire come intervenire sulle ferite, gravi e profonde». L’aggressore è stato arrestato ieri dopo un’indagine lampo della squadra mobile diretta da Massimo Sacco. Decisiva l’intercettazione del suo cellulare, che ne ha rilevato gli spostamenti. Ed è stato fermato mentre preparava la fuga.
La rottura Lo aveva lasciato ad agosto dopo due anni di scenate e maltrattamenti L’arresto È stato fermato mentre preparava la fuga, decisive le intercettazioni