Corriere della Sera

«I miei figli ricchi truffatori? Si fanno pagare ancora la pizza»

La madre dei fratelli accusati: Giulio guida la mia auto e viene in vacanza con me

- Fabrizio Caccia Virginia Piccolillo

«Ma quali spioni? Se fossero così bravi, i miei figli, Giulio e Francesca Maria, così abili con i computer, allora lo Stato non li dovrebbe prendere a lavorare? Potrebbero dare una mano ai nostri servizi, no? La verità, purtroppo, è solo un’altra e ben più amara: con questa storia me li hanno proprio fatti a pezzi i miei ragazzi. Tri-tu-ra-ti». La professore­ssa Marisa Ferrari Occhionero, sociologa di fama internazio­nale, ex docente della Sapienza, editor della Internatio­nal review of Sociology, con libri tradotti in tante lingue (quello a cui è più affezionat­a s’intitola «Disagio sociale e malessere generazion­ale») ora non fa che rispondere al telefono nel salotto di casa, a Vigna Clara, con il gatto rosso Lancillott­o che le si strofina sulle gambe. «Anch’io sto malissimo, ho avuto problemi di cuore e questa cosa certo non mi giova...», dice senza perdere il suo aplomb di donna fascinosa.

La società e i pagamenti

La stanno chiamando da almeno 48 ore ex colleghi, allievi, amici, parenti, per esprimerle tutti solidariet­à. Il suo, con loro, è uno sfogo lungo e doloroso: «Ho letto sui giornali che Giulio e Francesca Maria sarebbero super ricchi e condurrebb­ero una vita da nababbi. Ma allora perché stanno con le pezze al sedere? Sono almeno 5 anni che non li pagano. Da quando la loro società, la Westlands, sta ancora aspettando di ricevere soldi non so da chi, non di sicuro dal governo americano, credo piuttosto da Taranto, dove sapevo che dovevano partecipar­e a qualche lavoro per il porto».

Già, la vita da ricchi. Marisa Ferrari Occhionero sorride e alza le spalle alle obiezioni degli amici che hanno letto delle feste mondane. «Lusso? Giulio è in affitto a 800 euro al mese in periferia. Io pure sono in affitto. A mia figlia Francesca Maria ho pagato il mutuo per comprare l’abitazione. Ho dovuto vendere per 50 mila euro una casetta a Santa Marinella». E le cene di lusso e i salotti? «Francesca Maria è sposata da vent’anni con il professor Gabriele Favero, professore di chimica, conosciuto trent’anni fa sui banchi dell’università e sono io a invitarli fuori a mangiarci una pizza di tanto in tanto. Tutte balle. Hanno scritto persino di supercar. Ne vogliamo parlare? Giulio guida la mia vecchia Yaris del 2001 e così io non ho più neanche la macchina, Francesca ha una Fiat 500 e un’altra auto è stata proprio rottamata...».

Viaggi e donne

I viaggi, le vacanze, le belle donne. «In vacanza negli ultimi due anni Giulio è venuto sempre con me, una volta in Grecia e l’altra in Turchia. Le feste a Porto Cervo? Sì, certo, ma quando c’erano i soldi, all’inizio quando le cose andavano bene. E la misteriosa russa di cui si favoleggia? Mio figlio è stato fidanzato fino a tre anni Sociologa Marisa Ferrari Occhionero, ex docente della Sapienza, editor della Internatio­nal review of Sociology, è autrice di saggi tradotti diverse lingue fa con una ragazza ucraina che poi l’ha mollato. Sarebbe questo lo sciupafemm­ine di cui parlano i giornali?».

Le visite in carcere

Sciupafemm­ine e pure massone, addirittur­a «maestro venerabile» della loggia «Paolo Ungari-Nicola Ricciotti Pensiero e Azione»... «Ma perché è un reato far parte della massoneria? Allora dovrebbero chiudere tutte le logge che ci sono. Non vedo che male c’è. Non so perché Giulio sia diventato massone, di certo non lo era suo padre, il professor Franco Occhionero, mio marito astrofisic­o geniale che aveva collaborat­o con la Nasa, morto a soli 60 anni per un tumore al cervello che lo ha portato via in poco tempo. Con Franco, per ragioni di lavoro, ci trasferimm­o tanti anni fa in America. Ecco perché Francesca Maria è nata a Medford. E a pensarci bene, oggi, conveniva che non fossimo mai tornati in Italia».

E il cyber-spionaggio? «Mamma mia, è In cella Giulio Occhionero

ingegnere nucleare di 45 anni, e la sorella Francesca Maria, 48 anni

Lui è managing director della Westlands Securities, fondata nel 1998, attiva nel campo dell’ investment banking. La sorella è cofondatri­ce della società e, prima, ha lavorato nel gruppo Iri e in una società di costruzion­e e gestione di grandi progetti edilizi venuta qui la polizia a casa e mi ha smontato tutto, anche il mio povero computer con cui scrivo i miei libri. Ma io di tecnologia ci capisco poco, anzi quasi niente. E pure Francesca Maria è piuttosto negata, come me. Il vero genio è Giulio, lui ha ereditato da suo padre l’amore per la scienza. Ma da qui a definirlo spione! Negli ultimi tempi, per cercare lavoro, tentava mille strade, ha fatto non so quante applicatio­ns. Altro che ricatti e dossier. Domani presenterò domanda per visitarli in carcere, lui a Regina Coeli e lei a Rebibbia. Che pena! L’avvocato mi ha detto che lui sta in cella con un romeno, Francesca invece non so com’è capitata. Lei è bellissima, ha degli occhi verdi da favola...». Il legale di famiglia le ha pure raccomanda­to di non parlare coi giornalist­i, «ma il telefono continua a squillare e io ho deciso che non rispondo più».

È venuta qui la polizia a casa e mi ha smontato tutto, anche il mio povero computer con cui scrivo i miei libri

 ??  ??
 ??  ??
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy