Corriere della Sera

E la (fallita) svolta irrita i sostenitor­i dei 5 Stelle Sondaggio Swg: il 56% vuole l’uscita dalla moneta unica, il 43% direbbe addio anche all’Unione

- 0 50% 70% Sondaggio realizzato da Swg spa, il 9-11 gennaio, con metodo Cati/Cami e Cawi. Campione di 2.000 soggetti maggiorenn­i residenti in Italia. Dati ponderati per la rappresent­atività rispetto ai parametri di sesso, età, zona di residenza, titolo di

Il Movimento 5 Stelle risente della querelle europea e soprattutt­o vede una qualche divergenza di opinioni con il suo elettorato. Il tentativo fallito di passaggio nel gruppo liberaldem­ocratico Alde, secondo un sondaggio Swg per il Corriere della Sera, ha convinto solo il 51 per cento degli elettori del Movimento. Approvano poco o per niente il 31 per cento degli elettori di Beppe Grillo. Una scelta che risulta incomprens­ibile a questa fetta di elettorato per diverse ragioni. La prevalente è che i 5 Stelle hanno «poco a che fare con gli altri partiti dell’Alde» (39 per cento). Ma c’è anche chi pensa l’Italia fuori dall’UE

totale italiani elettori Pd elettori Forza Italia elettori Lega Nord elettori M5S Quanti vorrebbero: l’Italia fuori dall’Euro

30% 33%

7% 8%

41% 47%

70% 65%

43% 56% che l’antieurope­ismo doveva spingere il movimento a restare con Farage (33 per cento) e chi contesta la scarsa collegiali­tà della decisione (19 per cento). Il motivo per cui si è cercato di cambiare gruppo è «per contare di più» (36 per cento), ma anche «perché il M5s sta diventando sempre più moderato e forza di governo» (33 per cento).

Sulla stessa linea di Luigi Di Maio, che si è appena espresso esplicitam­ente per l’uscita dall’euro, c’è il 56 per cento degli elettori 5 Stelle. Ma se si valuta l’uscita dall’Unione Europea, solo il 43 per cento dice sì.

Nelle intenzioni di voto, dal 21 dicembre, i 5 Stelle scendono dal 26,8 al 25,7 per cento (anche il Pd cala dal 32,2 al 31,6, mentre salgono lievemente Forza Italia, al 13 e Lega Nord, al 13,2).

Il trend del consenso del Movimento vede un dicembre difficile, dopo un’estate ai massimi livelli. Se alle Europee era stata toccata quota 21,2%, la crescita era continuata fino a raggiunger­e, nelle rilevazion­i Swg, il 29,5 per cento, a luglio. Quota sostanzial­mente conservata fino al rientro dalle ferie. Che, tra alti e bassi, vede ora un deciso calo.

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