Aung San Suu Kyi e le persecuzioni dei Rohingya
«Dopo la storica vittoria del premio Nobel di Aung San Suu Kyi, il presidente Obama aveva rimosso le sanzioni alla Birmania. Una mossa che si è rivelata prematura» scrive il New York Times . La repressione della minoranza Rohingya non ha avuto sosta ma, una commissione governativa ha stabilito «che nella regione non c’erano stati casi di genocidio e persecuzione religiosa».